Maura Savini, rilievi e progetti - Guido Guidi, fotografie

Dettaglio foto Guido Guidi, Minerbio, 2023 C-print a contatto da negativo, 20x25 cm su carta politenata cm 24x30.  Courtesy Viasaterna, Milano e MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna © Guido Guidi

Dettaglio foto Guido Guidi, Minerbio, 2023 C-print a contatto da negativo, 20x25 cm su carta politenata cm 24x30. Courtesy Viasaterna, Milano e MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna © Guido Guidi (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)

Dal 29 settembre 2023 al 7 gennaio 2024 il MAMbo ospita Architettura e fotografia nelle campagne dell’Emilia-Romagna. Maura Savini, rilievi e progetti - Guido Guidi, fotografie, promossa in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna.

Il progetto espositivo si articola sul confronto tra due diversi modi di conoscere - quelli della fotografia e dell’architettura - che, pur nella propria autonomia, mirano all’obiettivo comune di rendere comprensibili quei luoghi costruiti in cui risiede la nostra identità collettiva.
L'esposizione, a cura di Lorenzo Balbi, è parte del progetto Architettura rurale in Emilia-Romagna, vincitore del bando Strategia Fotografia 2022, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per la selezione di proposte di acquisizione, produzione, conservazione, valorizzazione della fotografia e del patrimonio fotografico italiano. Grazie a questo importante riconoscimento, sei nuove opere fotografiche di Guido Guidi, visibili per la prima volta al pubblico in questa occasione, entreranno a far parte della Collezione permanente del museo.

Intorno a questo corpus, nello spazio della Project Room, contenitore tematico che dal 2018 accoglie, ricostruisce, racconta e valorizza alcune delle esperienze artistiche e culturali più rilevanti nate in territorio bolognese ed emiliano-romagnolo, vengono presentate altre 29 produzioni fotografiche inedite di Guidi riferibili ai territori di Granarolo, Minerbio e San Giorgio di Cesena e una serie di disegni, rilievi architettonici, documenti storici (disegni, mappe, cabrei, dipinti) che documentano la ricerca condotta da Maura Savini sulle architetture, sull’organizzazione del suolo e sugli insediamenti dell’area padana, dei quali la logica funzionalista non sembra in grado di spiegare le forme.
Per la prima volta architettura e fotografia trovano un luogo in cui esporre i caratteri di un territorio sempre meno “visibile” intersecando il lavoro visivo di Guido Guidi, figura cardine della fotografia italiana dal secondo Novecento, che ha contribuito a innovare e ridefinire lo statuto e le possibilità espressive della fotografia di paesaggio in epoca contemporanea, con le ricerche sull’architettura nella sua dimensione territoriale, che Maura Savini svolge da tempo presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna.
Se da un lato disegni, dipinti, carte e documenti storici descrivono il territorio con i modi dell’architettura, dall’altro il lavoro di Guidi arricchisce di un nuovo capitolo la lunga meditazione per immagini che fin dagli anni Sessanta l’autore romagnolo rivolge al tema del paesaggio, in particolare a quello marginale della provincia italiana.