MAMbo
25 settembre - 8 dicembre 2008

 

Il progetto espositivo, interamente concepito in relazione agli spazi del museo, presenta un’ampia selezione di lavori appartenenti ai maggiori cicli realizzati dal maestro nel corso della sua carriera e alcune opere inedite esposte in anteprima. Proprio una di queste, Scrigno, apre il percorso di visita: composta da un elemento in bronzo e quarantadue elementi in cuoio, l’installazione si pone in rapporto di continuità con la produzione precedente, alla quale è accomunata da una “riflessione sulla prassi della scultura”.

La mostra va oltre il concetto di retrospettiva: secondo le intenzioni dell’artista stesso e del curatore le opere vengono proposte come parte di un discorso in evoluzione e non come elementi di una sequenza cronologica. Il ciclo degli Alberi - serie concepita nel 1969, con l’intenzione da parte di Penone di “ritrovare gli alberi all’interno della materia” - , disposto lungo una linea orizzontale di circa cento metri  nella “Manica Lunga” del MAMbo, esemplifica tale approccio.
L’allestimento nelle altre sale del MAMbo segue le più significative tappe della produzione dell’artista.
Sono esposte SoffioSoffio di creta e  Soffio di Foglie, opere basate sul concetto del respiro che, in quanto volume d’aria, entra nella materia e si fa scultura, così come “Soffio di Foglie” (1979), in cui il peso corporeo imprime la propria traccia sulla materia stessa.

Nelle sale si incrociano diversi approcci formali dell'artista: dal disegno come “azione” legata alla pratica della scultura PalpebrePelle di Grafite, al disegno in cui i punti di maggiore sensibilità vengono tracciati con le spine es. Spoglia d'oro su spine d'acacia – bocca, ad  una selezione di opere fotografiche nelle quali la fisicità dell’artista viene trattata al pari degli altri fenomeni naturali Alpi Marittime.