MAMbo
25 gennaio - 30 marzo 2008
La ri-appropriazione, il riciclaggio e il riutilizzo di immagini preesistenti tratte dai mass madia, dalla pubblicità, dalla grafica e dall'arte contemporanea sono i presupposti di un operare che si pone come ridefinizione e reinterpretazione piuttosto che creazione autonoma, riprendendo e investigando ulteriormente le strategie e le modalità che furono di artisti quali Andy Warhol e Richard Prince o degli artisti appropriazionisti degli anni Ottanta.
La natura degli oggetti prodotti da GuytonWalker è eterogenea, così come i mezzi utilizzati: un mix di grafica computerizzata, serigrafia e stampa digitale applicato a tele, etichette, bandiere o, come in occasione di questa mostra, su barattoli di vernice, su due candele di proporzioni architettoniche come sui muri e sui pannelli del soffitto (in parte scoperchiato) dello spazio espositivo.
La piattezza e la natura consumistica delle immagini di partenza assumono, da un lato, un rilievo e una dimensione installativa che le porta a dialogare con la tridimensionalità della sala, dall'altro, grazie anche alle tecnologie digitali e ai mezzi di produzione utilizzati, esse si volatilizzano quasi si rendessero trasparenti, potenzialmente sovrapponibili ad un infinità di immagini ulteriori.
Per GuytonWalker non solo le opere, ma il format stesso della mostra e del museo divengono oggetto di una verifica costante di mezzi di produzione e di presentazione che ridefinisce in tempo reale i termini e il significato della loro collaborazione e della ricezione della loro opera.