Maria Morganti, Mazzo di carte, 2023, stampa su carta, 13 x 18 x 6,6 cm, edizione di 5. Courtesy l'artista. Foto Francesco Allegretto

Maria Morganti, Mazzo di carte, 2023, stampa su carta, 13 x 18 x 6,6 cm, edizione di 5. Courtesy l'artista. Foto Francesco Allegretto (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)

Maria Morganti ha iniziato a catalogare opere e documenti nel 2010. Sei anni dopo, con l’avvio della piattaforma online Un archivio del tempo, la sua raccolta si è anche trasformata in un progetto artistico. Nell’autunno 2023, per dargli struttura giuridica e scientifica, è stato fondato il Comitato per l’Archivio Maria Morganti, di cui fanno parte, insieme all’artista, Cristina Baldacci, Barbara Garatti, Elena Volpato, Piero e Luca Pes.

L’incontro, fissato giovedì 10 ottobre, alle h 18.00, presso la Sala conferenze del MAMbo, è una riflessione corale che parte dall’idea di archivio come – citando Morganti – “organismo, fatto di prassi e dichiarazioni", "strumento per aiutarmi a capire tutto quello che avevo formato nel corso degli anni”, per affermare il proprio essere-nel-mondo, così come il proprio “mondo nel mondo”.
Nel presentare il carattere per più versi inedito del progetto, la conferenza sarà occasione per gettare uno sguardo complessivo sulla ricerca dell’artista; a partire dalla centralità della pratica pittorica fino all’operazione che ha portato alla luce un vero e proprio archivio-opera, i cui fondamenti concettuali sono stati per la prima volta sviluppati nella recente personale dell’artista alla Galleria de’Foscherari di Bologna, e saranno approfonditi nella grande antologica in programma alla GAM di Torino per la fine di ottobre.

Ad intervenire, Marco Baravalle, ricercatore, curatore, membro del collettivo Sale Docks, Enrico Camprini, critico e curatore indipendente, Davide Ferri, critico e curatore indipendente, Caterina Molteni, curatrice MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna e l'artista Maria Morganti.

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