Taroni-Cividin, Quasi allo stato di quiete. Viaggio per rimemorazione, performance, cantiere in costruzione, Trieste, 1978 (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
Mercoledì 6 novembre, alle h 17.30, la Sala conferenze del MAMbo ospita la presentazione del Dizionario Taroni-Cividin. Concetti e pratiche performative di Roberto Taroni e Daniele Vergni (collana: Estetica e politica della performance, diretta da Aleksandra Jovićević e Annalisa Sacchi), edito da Bulzoni (2024).
Le pratiche performative incarnate e situate di Taroni-Cividin hanno attivato tra il 1977 e il 1984 una capacità immaginativa inedita ed inaudita, pragmatica e materiale, una logica della futurità che oggi può aiutarci a sovvertire quel mondo che loro hanno sempre rifiutato di rappresentare. Il Dizionario Taroni-Cividin si concentra proprio sulle capacità delle loro pratiche performative di generare mondi producendo pensiero attivo e azioni ribaltanti.
Ad intervenire durante la presentazione del volume, gli autori Roberto Taroni e Daniele Vergni, che, insieme a Caterina Iaquinta, docente di Storia dell'arte moderna e contemporanea presso NABA - Nuova Accademia di Belle Arti (Roma), saranno in conversazione con Lorenzo Balbi, direttore MAMbo.
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Roberto Taroni, artista in transito. Le sue pratiche teoriche, solitarie o in compagnia, hanno attraversato e segnato questi ultimi decenni
Daniele Vergni, PhD in Spettacolo (Sapienza, Università di Roma), si occupa di Performance Art, Nuovo Teatro Musicale in Italia e di vocalità. È stato redattore della rivista scientifica «Sciami|Ricerche» e ha collaborato con «Alfabeta2», «Antinomie», «Effimera», «Opera Viva Magazine» e con «Artribune». È stato membro del Gruppo Acusma e dell'équipe di ricerca di Nuovo Teatro Made in Italy, diretti da Valentina Valentini. Ha pubblicato per Bulzoni editore: Nuovo Teatro Musicale in Italia (1961-1970), Comportamento Performance Art Nuova Performance. L'azione tra le arti in Italia (1960- 1982) e con Roberto Taroni Dizionario Taroni-Cividin. Concetti e pratiche performative. Oltre all'attività di ricerca si occupa di poesia (Fitte finalista al Premio Lorenzo Montano 2023, in corso di stampa per Anterem edizioni), body art in qualità di performer, di sperimentazione audiovisiva (Controlli, premio Pagliarani 2017).
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