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Nel 1927 fu ampliata la struttura del Forno del Pane, tramutata ora in l'Ente Autonomo dei Consumi, e modificata la destinazione d'uso: da semplice forno diventò centro di produzione e di conservazione di diverse categorie alimentari. Il progetto, curato dall'ingegner Carlo Tornelli, aumentò la superficie dell'edificio sia verso ovest che verso est. La facciata di via Don Minzoni, che arrivò a misurare 105 metri, fu sormontata nella parte superiore da un frontone centrale e protetta nella parte inferiore dall'ampio porticato.Internamente il fabbricato venne così modificato:
- nel piano sotterraneo furono disposte le celle frigorifere e i depositi del vino.
- al piano terra i forni del pane vennero affiancati da celle frigorifere per la conservazione delle carni (lavorate in alcuni locali sempre al pian terreno)
- al primo piano furono allestiti il pastificio e i locali per la lavorazione dei derivati del latte
- l'ultimo piano fu destinato interamente agli uffici dell'Ente.
La produzione del pane venne quindi affidata alla Cooperativa bolognese di consumo.