MAMbo
2 dicembre 2007- 3 febbraio 2008
Jumps
Eva Marisaldi (Bologna, 1966. Vive e lavora a Bologna) è interessata a esplorare processi creativi e cognitivi aperti, all’osservazione di tutto ciò che, ponendosi “al lato della vita attiva” e dando concretezza all’immaginario, suggerisce schemi logici e linguistici differenti, all’aprirsi, cioè, di alternative di senso che contravvengano al modo comune di fare esperienza e che si pongano come possibilità sorprendenti ma realisticamente contemplabili, percorribili.
Coinvolgendo il pubblico nell’incontro, più che nell’uso, di ambienti che delineano percorsi di ‘scoperta’ all’interno dello spazio espositivo (“palestra d’attenzione”), Marisaldi potenzia l’eccezionalità degli oggetti e delle situazioni banali e, contemporaneamente, rende plausibili scenari inattesi, aperture improvvise, scarti logici e linguistici imprevisti.
In occasione della mostra al MAMbo Marisaldi presenta un’installazione composta da tre opere inedite - che verranno rivelate nel loro complesso al visitatore come al lettore solo al momento in cui vi si imbatterà ‘dal vero’.
Il percorso espositivo formato da queste tre opere si delinea come un tracciato ad ostacoli “sormontabili”, continua affermazione delle ragioni per cui proseguire il percorso… per cui si è “usciti di casa”, dalla propria intensa vita mediata, entrando nel museo...
Piccole costruzioni in legno simili ad ostacoli per gare d’equitazione, ma costruiti a misura d’uomo, una pedana a forma di L che richiama la mossa del cavaliere negli scacchi, una percussion band robot machine che "veleggia" su un pontile verso le acque alte… Birthday (party), un piccolo teatro portatile per feste di compleanno, ‘si augura’ infine di riuscire a coinvolgere il visitatore “nello spazio e nel tempo dell’opera”.