Cally Spooner, Deadtime, A Hypothesis of Resistence, O - Overgaden, 2024. Foto di Brian Kure

Cally Spooner, Deadtime, A Hypothesis of Resistence, O - Overgaden, 2024. Foto di Brian Kure (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)

Mercoledì 27 novembre, dalle h 16.30 alle 19.00, si tiene nella Sala conferenze del MAMbo il seminario Tradurre i corpi, tradurre i concetti, un incontro tra arte e filosofia con al centro della sua riflessione l’importanza della pratica della traduzione. Ospiti, l’artista Cally Spooner e il filosofo Bruno Haas.

L'evento, organizzato dal Dipartimento di Filosofia di Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, in collaborazione con MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e con il centro di ricerca Almæsthetics, è inserito nel contesto del progetto PRIN 2022, Hegelian Constellations of the Feminine. A Hyperarchive for an Inclusive Bildung, che si occupa di valorizzare il ruolo di pensatrici, artiste e traduttrici nella biografia intellettuale e nell'epoca di G.W.F. Hegel.

La discussione è animata da Carlo Gentili, Flavio Alessi e Chiara Montalti. A cordinare lo scambio, Eleonora Caramelli e Diego Donna

Il seminario rientra nelle due giornate (27 e 28 novembre 2024) Tradurre i corpi, tradurre i concetti. Un incontro tra arte e filosofia.


Cally Spooner è un’artista, scrittrice e coreografa che espone performance che si sviluppano attraverso i media: su film, per mezzo di testi, come oggetti, attraverso il suono e come illustrazioni in disegni.
Le sue recenti mostre personali in istituzioni si sono  tenute presso la Graham Foundation di Chicago, la Cukrarna di Lubiana, il Museum Dhondt-Dhaenens di Sint-Martens-Latem, il Parrhesiades di Londra, l’Art Institute di Chicago, lo Swiss Institute di New York, il Castello di Rivoli di Torino, il Centre d’Art Contemporain di Ginevra, il New Museum di New York e lo Stedelijk Museum di Amsterdam.
Le sue performance dal vivo sono state messe in scena, tra gli altri, alla Tate Britain e alla Tate Modern di Londra, a Performa 13 di New York, al Centre Pompidou di Parigi, al Museum M di Leuven e all’Institute of Contemporary Arts (ICA) di Londra.
Spooner è autrice di monografie recenti e di prossima pubblicazione, pubblicate da Lenz Press e dall’Istituto Svizzero (2023), Hatje Cantz (2020), Mousse (2018) e Slimvolume/Cornerhouse (2016). 
La sua novella, Collapsing in Parts, è stata pubblicata da Mousse nel 2012.
Spooner ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Paul Hamlyn Award e la Mads Øvlisen PhD Scholarship per l’arte practice-based della Novo Nordisk Foundation.
È nata nel Regno Unito, è italiana britannica, e vive e lavora a Torino.

Bruno Haas, docente di Filosofia all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, si occupa di filosofia classica tedesca, di estetica e di teoria e storia strutturale delle immagini. Tra le sue pubblicazioni: Die ikonische Situationen (2015); Le beau et ses traductions (2021); Symptomatologie der reflektierenden Urteilskraft (2024).

Informazioni sull'evento

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