
Veduta di allestimento della mostra. Foto di Giorgio Bianchi, Comune di Bologna (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
Nello spazio espositivo della Project Room, dal 13 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019, il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna presenta il progetto espositivo VHS + video/animazione/televisione e/o indipendenza/addestramento tecnico/controllo produttivo 1995/2000, nato da un’idea di Saul Saguatti (Basmati Film) e Lucio Apolito (Opificio Ciclope), con la curatela di Silvia Grandi e realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Arti dell'Università di Bologna.
Il progetto si configura come un dispositivo di pulsazioni audio-visive che nascono dall’ibridazione di differenti linguaggi, formati e pratiche di comunicazione video sperimentata in Italia tra il 1995 e il 2000. Il regno del VHS durò circa vent'anni, gli stessi che ci separano da quel periodo in cui si verifica una simultaneità di produzioni a tecnica mista con un ricorrente confluire di performativo, videografica e mixed media. In quei nastri accumulati sugli scaffali e ormai obsoleti, oltre ai Bellissimi di Rete 4, alle partite di Italia ‘90, ai film de l’Unità, ci sono anche contenuti originali, il sogno elettronico di una stagione in cammino tra l’analogico e il digitale. Montaggi video che raccontano un metodo produttivo, un esito estetico, un’utopia collettiva a bassi formati, bassa fedeltà e con tecnologie giocattolo; testimoniano come si lavorava con l’hardware ormai estinto e i primordi del software, iniziando un faticoso discorso tra simili e un difficile dialogo con la televisione allora imperante.
La produzione del periodo esorbita dall’autorialità individuale per estendersi a una dimensione collettiva, costituendosi in gruppi indipendenti di ricerca media-culturali che diventano veri e propri marchi come Opificio Ciclope, Fluid Video Crew, Ogino Knauss, Otolab e Sun Wu Kung di cui la mostra documenta i peculiari approcci espressivi. In un mondo ancora senza bacheche, chat, social media e YouTube, questi laboratori pionieristici hanno materialmente costruito schermi di proiezione nelle loro rispettive residenze - Link Project a Bologna, Forte Prenestino a Roma, CPA ExLonginotti a Firenze, Garigliano e Pergola a Milano - sviluppando fucine creative sintonizzate con le coeve sperimentazioni più avanzate a livello europeo.
Il progetto espositivo al MAMbo trova un’estensione on-line sul sito www.vhsplus.it dove sono consultabili materiali di archivio e approfondimento.
La mostra si avvale della sponsorizzazione tecnica di Eurovideo che ha concesso le forniture strumentali per l’allestimento impianto audio-video.




