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In occasione del quarto centenario della morte di Annibale Carracci (Bologna, 1560 - Roma, 1609), il Museo Civico Medievale di Bologna dedica al pittore una piccola ma significativa esposizione incentrata sulla presentazione di due dipinti di collezione privata, ritrovati dopo la grande mostra tenuta a Bologna e Roma nel 2006-2007.
Un Paesaggio con la fuga in Egitto, databile intorno al 1590, illustra la precoce attenzione da parte di Annibale per un genere, quello appunto del paesaggio, al quale egli stesso darà un contributo definitivo una volta passato a Roma, con le Lunette Aldobrandini (ora nella Galleria Doria Pamphilj di Roma). In questo caso la sua cifra stilistica si sostanzia per un suggestivo rimando a modelli veneziani, inverati da un attento studio del reale.
Alla fase romana del pittore spetta invece l’Allegoria dell’Abbondanza e della Felicità, una tela eseguita intorno al 1598 per il cardinal Odoardo Farnese, suo protettore. Del dipinto, ricordato dalla letteratura antica e testimoniato da due disegni preparatori già noti da tempo, si erano perdute le tracce dopo il trasporto delle raccolte farnesiane nel Palazzo del Giardino di Parma.
In questo modo saranno documentati entrambi gli aspetti del pittore: quello naturalistico della fase bolognese e quello aulico e classicizzante della fase romana.
Un’ulteriore opportunità consentita dalla mostra sarà la visita del cosiddetto Camerino di Europa in palazzo Fava, ora di proprietà dell’Hotel Baglioni, che ne consentirà l’accesso, finora negato al pubblico. La decorazione del Camerino, incentrata sul mito di Europa, costituì la prima impresa di rilievo affidata al giovanissimo Annibale Carracci, che vi lavorò insieme al fratello Agostino e al cugino Ludovico intorno al 1583.