L'allegoria del Sonno di Alessandro Algardi dalla Galleria Borghese di Roma. 3 marzo - 10 giugno 2018

(Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)

Dal 3 marzo al 10 giugno 2018 una splendida scultura di Alessandro Algardi sarà ospite del Museo Civico Medievale di Bologna, in un rapporto di scambio in collaborazione con la Galleria Borghese di Roma.
Si tratta dell’Allegoria del Sonno, scolpita da Algardi nel 1635 per Marcantonio Borghese e conservata presso il museo romano.
La scultura, in marmo nero di Fiandra o Pietra di paragone, è un vero tour de force tecnico, con cui l’artista dimostrò, secondo i biografi, la sua straordinaria capacità di lavorare la pietra, mettendo a tacere i detrattori, che lo volevano capace solo di modellare stucco, terracotta e cera.
Il soggetto è un piccolo genio dalle ali di farfalla che riposa disteso, in una posa estremamente naturale. I capelli ricciuti si mescolano alle capsule e alle foglie di papavero, pianta dalle proprietà ipnotiche, della corona che porta sul capo e accanto a lui dorme un ghiro, animale notoriamente amante del sonno. Il trattamento del marmo è magistrale, nel contrasto tra la superficie liscia, quasi lucente del corpo polito e il terreno su cui poggia il dormiente, scabro e opaco, nella resa della pelliccia del piccolo animale addormentato accanto al putto e nella grazia spontanea del volto dalle labbra dischiuse, dalle palpebre appena abbassate dove pare di poter scorgere le ciglia.
L’iniziativa, quasi un highlight su un unico pezzo di altissima qualità, che verrà esposto accanto a uno della collezione permanente del museo, il San Michele Arcangelo in bronzo, opera della stesso Algardi, permetterà di mettere a fuoco nella città natale, dove rimangono alcune importanti testimonianze della sua produzione, la figura del grande scultore, che fu degno concorrente e rivale di Gianlorenzo Bernini.
Accompagnano l’iniziativa, che si avvale anche della collaborazione della Fondazione Federico Zeri, un agile catalogo con introduzione di Jennifer Montagu e scritti di Silvia Massari, Mark Gregory D’Apuzzo e Antonella Mampieri, e una serie di conferenze e visite guidate curate da esperti.