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Nelle due sale sono esposti ulteriori esempi della scultura a Bologna nel corso del XV e del XVI secolo, come il trittico di Jacopo della Quercia, le lastre terragne dei lettori Pietro d’Ancarano, Geremia Angelelli e Bernardino Zambeccari e la tomba di Pietro Canonici. Queste ultime prevedevano un’unica lastra, sulla quale veniva raffigurato il defunto o lo stemma nobiliare, ed collocata direttamente sul pavimento delle chiese in segno di umiltà.
Schede sale