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La piccola esposizione di corali, libri di matricole, statuti e miniature staccate è l'occasione per poter ripercorrere la ricca attività degli scriptoria bolognesi tra il Duecento e gli inizi del Cinquecento, attraverso un nucleo di una ventina di opere che fanno parte dell'ingente patrimonio del Museo Civico Medievale, costituto da oltre centoquaranta codici e trentadue capilettera. Se si escludono la serie delle matricole e degli statuti delle arti bolognesi, la maggior parte delle opere esposte prima delle soppressioni napoleoniche erano custodite all'interno dei conventi e delle chiese più importanti di Bologna.
Si potranno così ammirare una selezione di capolavori realizzati da grandi nomi, come Neri, Giovanni da Modena, il Bagnacavallo e in particolare si è cercato di mostrare al pubblico le pagine acquistate sul mercato antiquario o quelle giunte al museo tramite donazione.