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Dal 13 febbraio al 15 aprile 1999 presso il Lapidario del Museo Civico Medievale, via Manzoni 4 viene presentata la mostra tra le due sponde dell’Adriatico. La pittura nella Serbia del XIII secolo e l’Italia. L’esposizione che viene presentata contemporaneamente in tre diverse sedi emiliane (oltre al Museo Civico Medievale di Bologna, Casa Romei e la Pinacoteca di Ferrara) e verrà poi trasferita a Bari -- è organizzata dalla Galleria degli Affreschi del Museo Nazionale di Belgrado, dalle Soprintendenze ai Beni Artistici e Storici di Bologna e Ravenna e delle Puglie, con la collaborazione di diversi enti ed istituzioni italiani tra cui i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna. In esposizione, le splendide copie su tela a grandezza naturale provenienti dal museo serbo-- degli affreschi duecenteschi a soggetto religioso di area bizantina collocati presso monasteri e chiese disseminati in tutta la Serbia, spesso in luoghi sperduti e difficilmente raggiungibili (Studenica, Prizren, Mileseva, Moraca, Pec, Sopocani, Gradac, Arilje). Nelle diverse sedi della mostra, agli affreschi serbi verranno affiancate opere, di proprietà dei singoli musei, che documentano il rapporto tra l’arte duecentesca italiana e la produzione bizantina ed orientale in genere: a Bologna, in particolare, verranno esposti i corali duecenteschi di San Francesco riferiti al maestro di Gerona, ed alcuni avori bizantini databili tra il X e il XII secolo, mentre a Ferrara verranno presentati gli affreschi di San Bartolo.
La galleria degli affreschi del Museo Nazionale di Belgrado è nata nel 1953 sull’esempio del museo dei monumenti francesi come grande centro documentario della storia dell’arte della ex Jugoslavia, attraverso la produzione e la raccolta delle copie degli affreschi e dei calchi delle sculture medievali, allo scopo di renderli accessibili sia agli specialisti che al vasto pubblico. L’attuale raccolta della galleria comprende 1200 copie di affreschi compresi fra il secolo XI e la metà del XV, oltre a copie di icone e miniature, a plastici di chiese, a circa 300 calchi di sculture medievali e di monumenti epigrafici. Tutte le copie, perfettamente fedeli agli originali per dimensioni, struttura e colore, sono opera di pittori accademici specializzati in questo tipo di riproduzioni.