a cura di Lorenza Selleri
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9 ottobre 2011 - 5 febbraio 2012
Sottili affinità legano Hollan a Morandi: la predilezione per le nature morte che l’artista ungherese sceglie di chiamare “vies silencieuses” per analogia con l’inglese still life o l’ungherese csendélet, composizioni in cui i soggetti acquistano un aspetto monumentale, riempiono lo spazio circostante, debordano dai limiti del foglio, aprendosi talvolta in profondità che annullano il confine tra il fuori e il dentro. Hollan dunque non sceglie tra figurazione e astrazione, ma attraverso la lezione di Morandi si serve del dato naturale per giungere all’essenza delle cose.
Il percorso consta di 57 opere (acquerelli, acrilici, gouaches e disegni) realizzate tra il 1984 e il 2010.
Opening day gratuito sabato 8 ottobre dalle h 11 alle h 20