Giorgio Morandi, 1961 (photo Antonio Masotti)

Giorgio Morandi, 1961 (photo Antonio Masotti) (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)


GIORGIO MORANDI (BOLOGNA, 1890 - 1964)
 
1890 Nasce a Bologna il 20 luglio da Andrea Morandi (1858-1909) e Maria Maccaferri (1870 - 1950). È il primo di cinque figli. Oltre al fratello Giuseppe (1892- 1903), nascono dopo di lui le tre sorelle che, insieme alla madre, gli saranno vicine per tutta la vita: Anna (1895 - 1989), Dina (1900 - 1977), e Maria Teresa (1906 - 1994).

1903-1905 risalgono a questi anni due piccole sculture raffiguranti la Madonna e San Giuseppe realizzate per il presepe di famiglia e il primo dipinto noto (Fiori,1905), opere che si conservano nella sua casa-museo in via Fondazza. 

1907 Si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna.  

1909 Visita la VIII Biennale veneziana. Vede per la prima volta le opere di Paul Cézanne riprodotte in bianco e nero nel volume di Vittorio Pica, Gli Impressionisti Francesi e conosce quelle di Henri Rousseau il Doganiere e di Pablo Picasso pubblicate sulla rivista fiorentina "La Voce".

1910 Visita la IX Biennale di Venezia che ospita una sala con 37 opere di Auguste Renoir. È l'anno dei primi due viaggi memorabili a Firenze dove ammira gli affreschi di Giotto, di Paolo Uccello, di Masaccio nelle chiese e visita gli Uffizi.

1912 Incide la sua prima acquaforte a tiratura dichiarata: Il ponte sul Savena a Bologna.

1913 Nell'estate, con la madre e le tre sorelle, si reca per la prima volta a Grizzana dove dipinge i suoi primi paesaggi. Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Conosce Mario e Riccardo Bacchelli.

1913- 1914 A Firenze visita l'Esposizione di Pittura Libera Futurista organizzata dalla rivista fiorentina "Lacerba". Entra in contatto con Balilla Pratella e poi con Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni e Luigi Russolo. A Modena e poi a Bologna, assiste alle serate futuriste e nel marzo (21 e 22) del 1914 partecipa alla ormai mitica mostra di un solo giorno all'Hotel Baglioni accanto agli artisti, compagni di Accademia, Osvaldo Licini, Severo Pozzati, Mario Bacchelli e Giacomo Vespignani. A Roma viene invitato alla Seconda Esposizione della Secessione dove può ammirare alcuni dipinti di Henri Matisse e una selezione di acquerelli di Paul Cézanne.  

1915 Richiamato alle armi, entra nel Secondo Reggimento Granatieri di stanza a Parma, ma si ammala gravemente ed è riformato. 

1916 Trascorre l'estate a Tolè di Vergato e attraverso i fratelli Riccardo e Mario Bacchelli conosce il letterato bolognese Giuseppe Raimondi.

1918-1919  Tramite la rivista letteraria bolognese “La Raccolta”, si accosta alla la pittura metafisica, scegliendo di sperimentarne, per un breve periodo, una versione del tutto personale. 

1919: A Roma, tramite l'amico Raimondi incontra Carlo Carrà, Giorgio de Chirico e viene in contatto con i letterati della rivista "La Ronda". Mario Broglio fondatore della rivista "Valori Plastici" acquista le sue opere e stipula con lui un contratto in esclusiva valido fino al 1924. 

1920 Visita la XII Biennale di Venezia che ospita una sala dedicata a Cézanne con 28 opere.

1921 Partecipa alla mostra itinerante organizzata da "Valori Plastici" a Berlino e in altre città tedesche.

1922 Espone alla Fiorentina Primaverile accanto a Carlo Carrà, Arturo Martini e Giorgio de Chirico a cui si deve la sua presentazione in catalogo.

1926 Espone tre dipinti alla I Mostra del Novecento a Milano. Conosce Mino Maccari.

1928 E' presente alla XVI Biennale di Venezia con una selezione di acqueforti nella sala del Bianco e Nero. 

1929 Partecipa alla II Mostra del Novecento a Milano. Illustra con ventidue disegni la raccolta di poesie di Vincenzo Cardarelli Il sole a picco.

1930 Ottiene "per chiara fama" la cattedra di Tecniche dell'incisione all'Accademia di Belle Arti di Bologna. E' presente alla XVII Biennale di Venezia. Viene invitato al Premio Carnegie di Pittsburgh dove esporrà altre sei volte (1931, 1933, 1936, 1950, 1952 e 1964). 

1931 Viene istituita la Quadriennale romana e Morandi risulta tra gli artisti premiati.

1932 Un numero speciale della rivista "L'Italiano", fondata da Leo Longanesi, viene interamente dedicato a Morandi con testo critico di Ardengo Soffici. 

1934 Espone alla XIX Biennale di Venezia. Iniziano i rapporti con i fratelli Ghiringhelli titolari della Galleria del Milione di Milano.

1935 Partecipa alla II Quadriennale romana e alla grande mostra d'arte italiana dell'800 e '900 che si tiene alla Galleria dello Jeu de Paume a Parigi.

1937 Piero Bargellini gli dedica un numero della rivista "Il Frontespizio".

1939 Ha una sala personale (53 opere) alla III Quadriennale di Roma dove ottiene il II Premio per la pittura alle spalle di Bruno Saetti. Il fatto solleva molte polemiche. Su "Le Arti" compare l'importante saggio di Cesare Brandi Cammino di Morandi. Viene pubblicata la sua prima monografia a firma di Arnaldo Beccaria. Una selezione di sue opere particolarmente significative sono presenti alla Golden Gate Exhibition che si tiene a San Francisco.

1942 Cesare Brandi gli dedica una monografia.

1943 Partecipa alla IV Quadriennale romana. Il 23 maggio a causa della sua amicizia con Carlo Ludovico Ragghianti, militante nel movimento "Giustizia e Libertà", viene arrestato come oppositore del regime fascista e rilasciato dopo una settimana di prigionia. A causa della guerra si ritira sfollato a Grizzana con la famiglia dove resta fino a settembre del 1944. 

1945 Tra aprile e maggio si tengono due sue mostre personali rispettivamente alla galleria "La Palma" di Roma e alla galleria "Il Fiore" di Firenze.

1946 Cesare Gnudi gli dedica una monografia.

1948 Ottiene il I Premio per la pittura alla XXIV Biennale di Venezia. Gli viene organizzata una rassegna antologica di acqueforti alla Calcografia Nazionale di Roma.

1949 Giuseppe Raimondi organizza una sua personale di grafica al Musée des Beaux-Arts di Bruxelles.

1950 Muore la madre Maria Maccaferri e quell'anno Morandi sceglie di non esporre alla Biennale di Venezia, ma sarà presente solo come membro della giuria.

1951 Figura con 20 opere tra olii e acqueforti alla I Biennale di San Paolo del Brasile nella sezione dedicata all'arte italiana presentata da Rodolfo Pallucchini.

1953 Presente con una selezione di 25 acqueforti appartenenti alla collezione di Lamberto Vitali, ottiene il I Premio per l'incisione alla II Biennale di San Paolo del Brasile.

1955 Rilascia la celebre intervista a Peppino Gino Mangravite, insegnante della Columbia University che verrà mandata in onda per radio nel 1957 dalla "Voice of America". Su invito di Werner Haftmann partecipa alla prima edizione di Documenta a Kassel. 

1956 Lascia per la prima volta l'Italia per recarsi due volte in Svizzera: a giugno per visitare la celeberrima Collezione Oskar Reinhart a Winterthur, dove ha occasione di ammirare opere di Chardin, Corot, Renoir e Cézanne. Contestualmente partecipa all'inaugurazione di una mostra al Kunstmuseum della città che presenta le sue opere accanto a quelle di Giacomo Manzù. Dopo pochi mesi si reca a Zurigo per visitare l'antologica di Cézanne alla Kunsthaus. Ottiene il pensionamento dopo ventisei anni di insegnamento all'Accademia di Belle Arti. 

1957 Esce per le edizioni Einaudi il volume in folio dedicato all'opera grafica dell'artista a cura di Lamberto Vitali. E' presente con una sala personale alla IV Biennale di San Paolo del Brasile dove ottiene il Grand Prix per la pittura ottenendo un punteggio superiore a quello di Marc Chagall e di Ben Nicholson.

1958 Concede un'intervista allo scrittore franco-americano Edouard Roditi che viene pubblicata nel 1960 nel volume Dialogues on Art.

1959  A conferma della sua crescente notorietà è invitato nuovamente a Kassel all'edizione Documenta 2. Avvia la costruzione di una casa a Grizzana di fronte alle Case del Campiaro. 

1960 Alla conclusione della rassegna parigina Les sources du Xxe siécle. Les arts en Europe de 1884 a 1914 il Ministero per gli Affari Culturali francese acquista una suo dipinto (Natura morta, 1914 – V.18) per arricchire le collezioni del Musée National d'Art Moderne.

1962 In Germania presso la Haus Seel am Markt di Siegen si tiene una sua personale e gli viene conferito il "Rubenspreis" per la pittura.

1963 Il Comune di Bologna gli conferisce "L''Archiginnasio d'oro". La Galerie Krugier di Ginevra gli dedica una grande mostra personale.

1964 Dopo alcuni mesi di malattia muore a Bologna il 18 giugno e viene sepolto nel Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna. Vengono pubblicate tre monografie a lui dedicate e curate rispettivamente da Lamberto Vitali, Marco Valsecchi e Francesco Arcangeli.