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Un filo rosso ha unito Bologna a Ferrara in questi ultimi decenni e Giorgio Morandi ne è stato il comune denominatore.
Nel 2015-16 in occasione della mostra De Chirico a Ferrara. Metafisiche e Avanguardie, organizzata da Fondazione Ferrara Arte e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, il Museo Morandi per documentare il legame dell’artista con la città estense e con il movimento della Metafisica concede in prestito alcune lettere del suo carteggio con Giuseppe Raimondi, mentre nel 2013 a testimoniare dello stretto rapporto di uno dei più grandi maestri della cinematografia moderna con Morandi, un dipinto del museo viene esposto a Palazzo dei Diamanti nell’ambito della mostra Lo sguardo di Michelangelo Antonioni e le arti.
Ma è nel 2009 che viene suggellata una vera e propria collaborazione tra Ferrara Arte e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara e il Museo Morandi. E ciò avviene con la mostra Morandi. L’arte dell’incisione che apre a Palazzo dei Diamanti ed è costituita quasi per la metà dal patrimonio di acqueforti di proprietà del museo bolognese. Costruire l’esposizione, scegliere i criteri con cui presentarne l’opera grafica in modo da offrire ai visitatori una reale occasione di conoscenza, si rivela un’operazione tutt’altro che banale e allo stesso tempo stimolante. E oggi in occasione del focus RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri, in corso fino al 28 novembre 2021, il Museo Morandi ha il piacere di ospitare Maria Luisa Pacelli, allora direttrice della sede ferrarese, a parlare di questa rassegna curata da Luigi Ficacci che ha saputo rileggere e presentare al pubblico l’intera produzione calcografica dell’artista bolognese.
All'incontro, che si svolge martedì 9 novembre 2021 alle h 18:00 in sala conferenze MAMbo, intervengono: Maria Luisa Pacelli, direttrice Pinacoteca Nazionale di Bologna, Lorenzo Balbi, direttore Museo Morandi e Lorenza Selleri, curatrice Museo Morandi.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. Per accedere al museo è obbligatorio presentare il green pass.
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