a cura di Vittorio Sgarbi
Bologna, Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni
14 febbraio – 17 maggio 2015
Nelle splendide sale affrescate dai Carracci e dalla loro scuola, è possibile ammirare circa 180 opere provenienti da chiese, istituzioni e importanti collezioni private, che illustrano, nel loro insieme, quanto di più significativo in campo artistico la città di Bologna ha realizzato nel corso di oltre sette secoli, mettendo in risalto quella specificità che l’ha resa uno dei centri più importanti della storia dell’arte italiana ed europea.
Significativamente dedicata a Roberto Longhi, l’esposizione intende riproporre i principi e il metodo dell’illustre studioso per intraprendere una sorta di viaggio dalla fine del Duecento al Novecento. L’esposizione è anche un omaggio a Carlo Cesare Malvasia, e alla sua Felsina pittrice una delle fonti più importanti e autorevoli per la storia della conoscenza della pittura bolognese dal Medioevo all’età barocca, pubblicata a Bologna nel 1678.
Per la prima volta sono esposti insieme capolavori quali la Estasi di Santa Cecilia del 1515 di Raffaello, La Madonna in trono con il Bambino e due angeli di Cimabue, conservata nella chiesa di Santa Maria dei Servi e la tavola di San Rocco e il donatore del Parmigianino, custodita nella basilica di San Petronio. Accanto a questi capolavori, figurano quelli non meno importanti dei più grandi artisti bolognesi o attivi in città, tra cui, solo per citare i più noti, Giotto, Giovanni di Balduccio, Vitale da Bologna, Nicolò dell’Arca, Marco Zoppo, Ercole de’ Roberti, Amico Aspertini, Alfonso Lombardi, Nicolò dell’Abate, Bartolomeo Passerotti, Ludovico Agostino e Annibale Carracci, Domenichino, Guido Reni, Guercino, Guido Cagnacci, Giovanni Antonio Burrini, Donato Creti, Giuseppe Maria Crespi, Ubaldo e Gaetano Gandolfi, Antonio Basoli, Renato Bertelli e Giorgio Morandi.
L'Istituzione Bologna Musei sostiene questo importante progetto espositivo con il prestito di alcune opere delle proprie collezioni.
Il Museo Morandi ha partecipato alla rassegna con il prestito dell'opera: Natura morta, 1920 (V.57)
Catalogo italiano edito da Bononia University Press - Bologna