a cura di Maria Cristina Bandera
Parigi, Musée Jacquemart André
27 marzo - 20 luglio 2015
La mostra presenta i grandi nomi della pittura italiana, dal XIV al XVII secolo, riscoperti da Roberto Longhi (1889/1890-1970), uno dei protagonisti della storia dell'arte italiana. Giotto, Masaccio, Masolino, Piero della Francesca, Ribera, Caravaggio sono solo alcuni dei principali artisti che verranno messi in luce. Le opere della Fondazione Roberto Longhi, presentate per la prima volta in Francia, saranno affiancate da opere in prestito da importanti musei francesi e italiani. Un dialogo unico tra questo grande conoscitore e le sue passioni artistiche.
La mostra si apre con una sezione dedicata alle opere di Caravaggio, tra cui il celebre Ragazzo morso da un ramarro della Fondazione Roberto Longhi (Firenze). Artista emblematico per il quale Roberto Longhi è appassionato. Attorno al Ragazzo morso da un ramarro sono eccezionalmente riunite altre due opere di Caravaggio: L'Incoronazione di spine dalla Collezione Banca Popolare di Vicenza e l'Amore dormiente dalla Galleria Palatina (Firenze).
In linea con l'approccio di Roberto Longhi, la mostra presenta anche opere dei caravaggisti, dimostrando l'influenza dei temi e dello stile dell'artista sui suoi contemporanei, prima a Roma e poi in tutta Europa. Carlo Saraceni (1579 circa - 1620) e Bartolomeo Manfredi (1582-1622) Jusepe Ribera (1591-1652), Matthias Stomer (1600-1652) e Mattia Preti (1613-1699).contribuirono a rendere popolari i temi elaborati da Caravaggio.:
Nel corso della sua ricerca, Roberto Longhi si è interessato anche ai primitivi, agli artisti del primo Trecento (Giotto) e agli artisti italiani del Quattrocento all'origine della pittura moderna (Masaccio, Masolino, Piero della Francesca). Alcuni dei loro capolavori sono stati prestati per questa mostra dalla Galleria degli Uffizi e dalla Galleria Palatina di Firenze, dai Musei Vaticani e dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia.
Per l'occasione il Museo Morandi concede in prestito la tavola Beatus Johannes del Colantonio (metà del XV sec.) appartenuta all'artista bolognese e tuttora conservata nella sua casa in via Fondazza.