a cura di Beatrice Mertz e Tiziana Vecellio
Castello di Rivoli, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea
11 ottobre 2014 - 25 gennaio 2015
La rassegna, dal titolo Intenzione manifesta. Il disegno in tutte le sue forme, si concentra sul disegno nelle sue varie declinazioni e attraverso i suoi molti linguaggi; dalla pratica quotidiana e di autocontrollo a elemento di analisi e di sfogo, da veicolo di comunicazione a urgenza espressiva. Il disegno, protagonista assoluto della mostra, propone inoltre una più ampia riflessione sui temi che nel tempo hanno portato al formarsi del concetto stesso di museo e di raccolta, analizzando il contesto del mezzo sia come prodromo dell’opera sia come opera stessa. La pratica del disegno, sovente nascosta o tenuta nell’ombra, è in realtà la base comune e condivisa di ogni pratica artistica, si tratti di schizzo, progetto oppure opera finita e densa di messaggi.
Questa grande mostra si articola in diversi percorsi: il disegno come pratica progettuale; il disegno come pratica d’azione, dalla performance al video; il chiaroscuro, ovvero della raffigurazione; la traccia come paradosso, o dell’infinito; il diario, il racconto dell’essere artista; il disegno come pratica politica; la memoria attraverso la citazione; il paradosso della prassi; la scrittura del mondo.
Partendo da un nucleo di opere di artisti legati a vario titolo alla storia del Museo, vuoi perché ospitati in collezione oppure perché presentati in alcune delle più importanti rassegne che hanno caratterizzato i trent’anni di vita del castello, la ricerca si espande attraverso uno sguardo rivolto ad artisti che, in un vicino passato, si sono rivelati, tramite le proprie opere, determinanti per la formazione delle generazioni più recenti. Tra questi, solo per citarne alcuni, troviamo: Pablo Picasso, Joan Mirò, Paul Klee, George Grosz, Giacomo Balla, Giorgio Morandi, Osvaldo Licini e Renato Guttuso accanto a esponenti contemporanei di grande rilievo tra cui William Kentridge, Matt Mullican, Francis Alÿs, Hanne Darboven, Matthew Barney e Robin Rhode che, in occasione della rassegna, si avventurerà in una nuova performance disegnata. Nell’allestimento saranno presenti anche testimonianze scritte e opere ‘disegnate’, diari o notebook da Nan Goldin a Mario Merz, tracce di Giovanni Anselmo e Giulio Paolini, citazioni come memorie di Elisabetta Benassi, graffiti di Keith Haring e Mircea Cantor; opere sperimentali da Luciano Fabro a Lara Favaretto, la denuncia di Shirin Neshat, storie di vita raccontate su costellazioni in parete da Nedko Solakov a Peter Friedl fino ai progetti per opere, realizzate o meno, di Chen Zhen e alle celebri esplosioni di Cai Guo-Quiang.
Il Museo Morandi ha partecipato alla rassegna con il prestito dei seguenti disegni: Natura morta, 1963 (T.P. 1963/16) e Paesaggio, 1958 (T.P. 1958/44).
Catalogo edito da Corraini Edizioni, Mantova.