Gli oggetti dell'ultima natura morta di Giorgio Morandi nello studio di via Fondazza. Ph. Luciano Calzolari, 1992 ca.] (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
Esattamente sessant’anni fa, il 18 giugno 1964, morì uno dei più grandi artisti del ventesimo secolo.
Per ricordarne la figura e la sua estrema, altissima stagione artistica, la studiosa Marilena Pasquali racconterà gli ultimi anni di vita di Morandi, tra il 1960 e il 1964, le circostanze della sua scomparsa e le reazioni che si registrarono in città, in Italia e nel mondo al diffondersi della notizia. Sì, perché la morte di un grande artista non riguarda soltanto lui, la sua famiglia, i suoi amici, ma anche tutto il mondo dell’arte e della cultura, tutti coloro che in lui si riconoscono e che amano le sue opere.
Scrive Roberto Longhi “a caldo”, subito dopo aver ricevuto il triste annuncio: «Il mio sbigottimento alla notizia della morte di Giorgio Morandi non è quasi tanto per la cessazione fisica dell’uomo, quanto, e più, per la irrevocabile, disperata certezza che la sua attività resti interrotta, non continui, e proprio quando ce ne sarebbe bisogno. Non vi saranno altri, nuovi dipinti di Morandi: questo è, per me, il pensiero più straziante».
Marilena Pasquali accompagnerà la narrazione – basata su documenti d’archivio e giornali dell’epoca – con immagini delle opere dell’ultimo Morandi e fotografie originali di quei giorni concitati.
L’incontro – promosso dal Quartiere Santo Stefano, dal Museo Morandi e dal Centro Studi Giorgio Morandi – si terrà martedì 18 giugno, alle 18, nella sala “Prof. Marco Biagi” del Complesso del Baraccano (Via Santo Stefano 119, Bologna).
Interverrà Lorenzo Balbi, Direttore del Museo Morandi.
Informazioni sull'evento