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A Casa Morandi prosegue la programmazione di eventi espositivi con la mostra di disegni di Giorgio Lodi, "BUONGIORNO SIGNOR MORANDI”, curata da Carlo Zucchini e accompagnata da documenti provenienti dagli archivi del museo e dello stesso Carlo Zucchini.
Il titolo prescelto è evocativo del dipinto di Gustave Courbet Bonjour Monsieur Courbet e racchiude l’essenza del progetto: ricostruire, attraverso una selezione di ritratti, lettere, fotografie ed altri materiali, la costellazione di persone illustri - amici e conoscenti - che hanno frequentato Casa Morandi e incontrato l’artista.
Documentare questo aspetto della vita di Morandi permette di scardinare l’immagine più volte erroneamente veicolata di un artista isolato e di testimoniare come la riservatezza e la discrezione dietro cui si è sempre trincerato non gli abbiano impedito di intrattenere ricche relazioni intellettuali con artisti, letterati, critici, collezionisti e personalità del mondo del cinema.

Con un segno grafico abile e sicuro, Giorgio Lodi - che si è dedicato al disegno fin dalla più tenera età ed è stato attratto da Giorgio Morandi avvertendone “l'importanza universale” grazie alla frequentazione di un circolo culturale di cui fanno parte alcune personalità legate alla vicenda dell’artista - ci introduce in questa dimensione intima e domestica, presentando i ritratti di alcuni personaggi scelti in base alla loro fisionomia e tratti da foto riprodotte su libri e riviste.
Scorrendo i 15 ritratti in mostra, si va dallo stesso Morandi ai critici e storici dell’arte quali Francesco Arcangeli, Cesare Brandi, Palma Bucarelli, Roberto Longhi, fino ad artisti, scrittori e poeti come Mario Luzi, Mino Maccari, Giacomo Manzù e Nella Nobili, per arrivare a celebri registi come Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Valerio Zurlini o attrici quali Monica Vitti ed estimatori d’arte come Luigi Magnani e Lamberto Vitali.
Lettere scambiate tra Morandi e i suoi interlocutori, fotografie ed altri preziosi e talvolta inediti materiali, dialogano con i disegni che testimoniano la ricchezza delle relazioni intercorse tra il maestro e i personaggi ritratti da Lodi.