a cura di Lorenzo Balbi
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2 - 24 ottobre 2021
Sabato 2 ottobre 2021 apre al pubblico negli spazi di Casa Morandi a Bologna la mostra personale di Stefano W. Pasquini dal titolo Where does your memory go? // Dove va la tua memoria?, a cura di Lorenzo Balbi, visitabile fino al 24 ottobre 2021.
Come suggerisce il titolo, il cuore del progetto, ospitato in quella che fu la dimora-studio di Giorgio Morandi, è una riflessione condivisa, fra artista e spettatore, su quanto realmente rimane nella nostra memoria, delle cose e delle persone che incontriamo nella vita.
Allo stesso tempo ci s’interroga anche sull’aura di taluni oggetti e manufatti, più specificatamente sul valore delle opere d’arte, capaci di raccontare l’identità di chi li ha posseduti, come nel caso di Giorgio Morandi, la cui esperienza di visita alla casa permette di coglierne con maggiore acume la personalità. Infatti, entrando a Casa Morandi e avvicinandoci fisicamente ai suoi oggetti quotidiani, abbiamo come la percezione di cominciare a conoscere e carpire talune sue piccole ossessioni, tuttavia, cosa sappiamo davvero di Giorgio Morandi? Quanto, della memoria di chi l’ha frequentato personalmente, è riuscito a sopravvivere? Se da un lato, queste domande traghettano l’osservatore in una narrazione dove la Storia assorbe il personale, dall’altro esse rimbalzano all’oggi e verso di noi, lasciando emergere quanto quei tratti individuali siano importanti alla costruzione dei grandi accadimenti.
Where does your memory go? // Dove va la tua memoria? di Stefano W. Pasquini, attraverso una serie di opere, peculiari alla sua poetica, prevalentemente indirizzata ai temi del sociale e del collettivo, talvolta trattati con dissacrante ironia, solleciterà pertanto un tacito dialogo con lo spettatore indirizzato a porsi domande riguardo alla propria memoria.
All’interno di Casa Morandi Pasquini ha installato alcune opere pittoriche di grandi dimensioni, per rammentare come la pittura, per quanto possa sembrare anacronistica, rimanga fondamentale per l’essere umano. Alcuni oggetti poi, della memoria familiare dell’artista, si troveranno inseriti all’interno dello studio di Morandi con l’intenzione di instillare un dubbio verso la fedeltà stessa della nostra memoria.
In occasione della mostra l’artista ha pubblicato il numero 36 di Obsolete Shit, una zine collaborativa che raccoglie in modo orizzontale le espressioni creative di artisti e non artisti, mettendo in discussione il valore stesso dell’immagine nella nostra contemporaneità.