a cura di Uliana Zanetti in collaborazione con Lorenza Selleri
La parete dei Morandi acquistati da Francesco Arcangeli (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
Il vasto progetto con cui la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Museo Morandi e il MAMbo hanno omaggiato Francesco Arcangeli nel cinquantenario della morte, a partire dallo scorso maggio, si conclude con la mostra Tramando. Le acquisizioni di Francesco Arcangeli per la Galleria d’Arte Moderna di Bologna allestita nella Project Room del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna
L’esposizione, a cura di Uliana Zanetti con la collaborazione di Lorenza Selleri, è visitabile dall’1 novembre 2024 al 6 gennaio 2025.
Ad essere presentate sono una sessantina di opere selezionate tra quelle proposte o approvate da Francesco Arcangeli per l’acquisto da parte del Comune di Bologna, dal quale ricevette incarichi di consulenza dal 1949 al 1958 e quello di direttore della Galleria Comunale d’Arte Moderna dall’agosto 1958 al gennaio 1968.
La rassegna si propone di offrire una restituzione sufficientemente rappresentativa sia del disegno museologico di Arcangeli, basato principalmente su un cospicuo e significativo incremento della collezione, sia del suo particolare orientamento storico-critico. Nei suoi acquisti - pur sorretti dall’intenzione di consegnare una panoramica esaustiva e imparziale dell’arte contemporanea a livello locale, nazionale e, per quanto possibile, internazionale - è infatti possibile rintracciare le più autentiche inclinazioni personali, coltivate nei rapporti di stima e amicizia con alcuni pittori e critici.
Tra i pittori non poteva quindi mancare Giorgio Morandi di cui sono esposti due nuclei di opere su carta acquistate dal direttore della Galleria Comunale rispettivamente nel 1961 presso la Libreria Prandi di Reggio Emilia (cinque acqueforti) e nel 1965 alla Galleria La Medusa di Roma (due disegni e un'acquaforte**).
Sempre nel 1965 la famiglia Morandi sembra prendersi a cuore il progetto di Francesco Arcangeli contribuendo all'accrescimento del patrimonio artistico dell'allora Galleria Comunale d'Arte Moderna con la donazione di due acqueforti realizzate dal fratello rispettivamente nel 1932 e nel 1933.
Il 18 gennaio 1965 Edmo Albertazzi, Capo ripartizione delle Istituzioni culturali del Comune di Bologna riceve le opere e lo stesso giorno Francesco Arcangeli invia alle sorelle Morandi una lettera che riporta le seguenti parole: Gentilissime Signorine, desidero che giunga subito Loro, da parte della Galleria d'Arte Moderna di Bologna, il ringraziamento più vivo per il dono bellissimo e gentile, che aggiunge pregio, in modo cospicuo, alla raccolta che ho l'onore di dirigere: dono che è stato fatto, mi permetto di dirlo, con quella discrezione, con quella civiltà, che erano fra le doti precipue dell'indimenticabile Giorgio Morandi. Non importa dica loro che le due splendide incisioni saranno, dalla Galleria d'Arte Moderna, custodite come meritano, a ricordo della grande arte del Loro Fratello, e per l'educazione di quel pubblico, cittadino e non, cui Morandi ha lasciato una eredità così alta. Con l'ossequio più vivo e profondo.
Le suddette opere, in occasione di questa mostra, sono presenti nella terza sala del Museo Morandi insieme ai documenti originali inediti riguardanti questa donazione.
Questo corpus di opere costituisce di fatto il primissimo nucleo della ricca collezione ora appartenente al Museo Morandi, la più vasta raccolta pubblica al mondo di opere dell’artista.
** la proposta d'acquisto comprendeva anche il disegno a sanguigna Le Campane di René Magritte che per l'occasione è esposto in vetrina accanto alle opere di Morandi.