a cura di Claudio Spottl

Umberto Bonfini. Un dottore a Grizzana

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23 novembre 2018 - 6 gennaio 2019 (prorogata fino al 3 febbraio 2019)


La mostra riscopre una selezione dell'archivio fotografico lasciato da Umberto Bonfini, medico condotto a Grizzana, che ebbe occasione di frequentare Giorgio Morandi.

Bonfini nasce a Pisa nel 1918. Arriva a Grizzana Morandi alla fine degli anni ‘40, per esercitare la sua professione di medico-chirurgo. In questo paese Bonfini conosce Giorgio Morandi. Le frequentazioni amichevoli tra i due avvicinano Bonfini alla pittura morandiana, propedeutica di quella che sarà la sua vera arte: la fotografia. Bonfini infatti s’interessa al mondo della fotografia solo dopo la morte di Morandi, iniziando a ritrarre composizioni di oggetti ispirate alle nature morte del maestro bolognese.
Successivamente Bonfini si sposta a Lagaro, paesino limitrofo a Grizzana, per esercitare la professione di medico e vi resterà fino alla sua scomparsa, il 10 agosto 1980.
Il presidente della F.I.A.F (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) Giorgio Tani ricorda Bonfini come un maestro e un precursore di alcune tecniche avanguardistiche della fotografia degli anni ‘70. In quegli anni dove il digitale era ancora lontano, realizza, infatti, numerosi fotomontaggi che gli valgono diversi premi internazionali. Bonfini amava la fotografia e ne era riamato, i premi, le pubblicazioni contenenti le sue immagini riempivano la sua casa e il suo studio medico. Le sue fotografie dai significati a volte cupi, ermetici, provocatori, erano pronte ad apparire nelle mostre di tutto il mondo. Fu membro onorario dei foto club di Buenos Aires, Forlì e Modigliana. Ha esposto in circa 600 mostre nazionali ed estere, ottenendo oltre un centinaio di riconoscimenti in tutto il mondo.
Il regista Claudio Spottl, curatore della mostra, racconta che le foto di Bonfini sono state da sempre appese alle pareti della casa del nonno paterno. Ha così avuto la fortuna di ereditare diverse delle sue opere e con gli anni ha operato una vera e propria organizzazione dell’archivio Bonfini, riuscendo a ricostruirne la storia. Dopo un lavoro di ricerca, durato dieci anni, le fotografie di Umberto Bonfini sono oggi pronte per essere riviste, dopo più di 40 anni di silenzio, in una mostra carica di emozioni.