a cura di Lorenzo Balbi
photo © Federico Landi (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
8 maggio - 18 luglio 2021 (prorogata al 26 settembre 2021)
Nella riscoperta critica che negli ultimi decenni ne ha consacrato il riconoscimento tra le più originali ricerche sulle potenzialità del medium fotografico in Italia, la vicenda creativa di Franco Vimercati (1940-2001) è stata ricorrentemente avvicinata all'opera pittorica e incisoria di Giorgio Morandi, pur nella differente elezione del linguaggio espressivo.
L'analogo procedimento di interrogazione seriale di oggetti comuni prelevati dal dato di realtà e una condizione di schiva solitudine, ancorata ai margini del sistema dell'arte, ha suggerito un parallelismo nella postura, estetica e di ethos, di due artisti diversamente inattuali per riluttanza di adesione alle convenzioni del proprio tempo storico, e per questo profondamente contemporanei.
Le poetiche dei due autori trovano un'occasione di accostamento, unica e speciale per capacità di risonanza interiore, nella mostra Vimercati - Morandi. Ripetizioni differenti allestita a Casa Morandi, la casa atelier di via Fondazza dove il maestro bolognese visse e lavorò dal 1910 al 1964.
Il progetto espositivo è curato da Lorenzo Balbi e promosso da Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi con la preziosa collaborazione di Archivio Franco Vimercati e Galleria Raffaella Cortese.
Le 23 fotografie di Franco Vimercati esposte – 3 dalla serie Senza titolo (Fiori), 6 dalla serie Senza titolo (Vaso) e la serie completa di 14 immagini del corpus Senza titolo (Brocca) – sono state selezionate per richiamare una diretta corrispondenza tematica con alcuni dei soggetti prediletti da Morandi nella sua indagine pittorica, di cui a Casa Morandi si conservano alcuni esemplari originali. Analoga è infatti la tensione nel continuo esercizio dello sguardo verso umili oggetti di uso domestico, estremamente limitati nella loro differente tipologia – appena una ventina per Vimercati, – con cui i due artisti hanno instaurato un silenzioso colloquio interiore, ricomponendoli in un linguaggio del tutto personale di poetica complessità.