VN 360° il nuovo percorso virtuale immersivo del Museo della musica
realizzato in collaborazione con lo Studio Veronesi Namioka, Bologna br>
Grazie al nuovo percorso virtuale immersivo VN 360° che lo studio di comunicazione italo-giapponese Veronesi Namioka ha ideato e realizzato per il museo, con un semplice click sarà possibile compiere una visita virtuale panoramica all'interno di Palazzo Sanguinetti, storico edificio che ospita il Museo, e lungo l'intero percorso espositivo.
Con questa nuova esperienza che restituisce una visione a 360 gradi del percorso di visita, il museo rinnova la propria vocazione come luogo vivace, polifunzionale e interattivo, frequentato dagli addetti ai lavori e dagli appassionati come dai turisti, dagli adulti come dai bambini, con un unico comune denominatore: la musica in tutte le sue forme ed espressioni.
Nella complessa fase storica straordinaria segnata dall'esordio della pandemia da Covid-19, tra la pluralità di interrogativi aperti che i musei si sono trovati ad affrontare sul ruolo e il valore sociale delle proprie azioni, appare radicarsi il processo di cambiamento che ha investito la comunicazione digitale e lo straordinario impulso al suo utilizzo.
Ecco quindi che, come la partitura per una sonata a più mani, dal confronto e dall'attiva collaborazione tra l’Istituzione Bologna Musei, il Museo della Musica e lo studio Veronesi Namioka, guidato da Fuyumi Namioka e Silvia Veronesi e composto da uno staff di antropologi, comunicatori e esperti d’arte, ha preso vita il progetto VN 360°.
Il percorso virtuale è dunque il risultato della fusione tra competenze culturali-artistiche e tecnologie digitali di ultima generazione, che consentono di integrare l’offerta espositiva del museo fisico con esperienze emotive e mutimediali virtuali, in stretta sinergia con la competenza dello staff del museo che ha curato la parte dei contenuti informativi su alcuni tra i beni più preziosi esposti al pubblico e i contributi sonori selezionati a costellare il racconto per immagini.
Un progetto dove l’utente è al centro del percorso. È questa la specificità della tecnologia che utilizza foto panoramiche interattive da esplorare a 360 gradi con immagini ad altissima risoluzione: quella di non avere un’inquadratura, dove l’ambito dominante da considerare è la soggettività che porta il pubblico a sentirsi immerso negli spazi del museo. Ogni aspetto è stato progettato con l’obiettivo di creare sinergia tra il museo fisico e il museo virtuale, fruibile da ogni angolo del mondo con un comune browser e accessibile da ogni tipo di dispositivo collegato a internet, creando passaggi sempre più fluidi tra esperienze tradizionali e innovative.
La regia dello Studio Veronesi Namioka ha previsto dei riferimenti grafici che permettono di identificare i contenuti informativi e sonori del percorso, consentendo, ai potenziali pubblici, di percorrere virtualmente gli spazi del museo, suscitando così l’intenzione di pianificare, per approfondirne la conoscenza, una prossima tappa fisica al museo, durante una visita nella città di Bologna, o viceversa, di ritornare virtualmente a visitarne le sale, dopo averle percorse fisicamente, dal divano di casa a Seattle o a Singapore.
Ovunque, in qualsiasi momento.