Tra Otto e Novecento: Martucci e Respighi
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La sala 9 conclude il viaggio musicale del Museo approdando nel ’900 con due personaggi illustri quali Martucci e Respighi.
Giuseppe Martucci (1856-1909) fu direttore del Liceo Musicale bolognese dal 1886 al 1902, nonché compositore, direttore d'orchestra ed eccellente pianista, ammirato persino da Liszt. In occasione dell’Esposizione Universale organizzata a Bologna nel 1888 sarà proprio Martucci a dirigere, per primo in Italia, il grande capolavoro wagneriano Tristan un Isolde. D’Annunzio sarà presente e ne parlerà nel suo Trionfo della morte, Carducci si dichiarerà “wagneriano convinto”, persino il ventiquattrenne Richard Strauss era in sala. Quest’ultimo in una lettera confiderà: “Mai così chiaramente come in quest'esecuzione a Bologna m'ero reso conto di quanto splendido belcanto si celi nel Tristano. Sarà dipeso dalla lingua, oppure dal magnifico legato e dal canto d'alta scuola, che sa far intendere ance la minima parola del testo: fatto sta che qui l'intero Tristano mi è parso la più superba opera belcantistica che esista..:"
Il bolognese Ottorino Respighi (1879-1936), considerato uno dei più grandi compositori del Novecento, fu allievo del Liceo musicale proprio sotto la direzione di Martucci, con cui si diplomò in composizione. Il nostro archivio possiede parecchi dei suoi manoscritti autografi, da cui emerge un’incessante ricerca legata al passato, costituita da un linguaggio neo-modale e dal riadattamento di strutture formali storiche: osservate in vetrina il Preludio, Corale e Fuga, la Suite in Mi maggiore ed il Quartetto per strumenti antichi. Appesa vi è la sua celebre fotografia in bianco e nero a mezzo busto – appartenente al fondo donato al Museo dalla moglie Elsa in occasione del 25° anniversario della morte del compositore – e di fronte il suo giradischi.
Una citazione particolare merita lo splendido dipinto di Felice Casorati raffigurante il violinista bolognese Arrigo Serato.