Il frontespizio della prima edizione a stampa della 'Storia della musica' di padre Martini (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
Il contatto con Gaetano Schiassi, avvenuto nella ricerca del leggendario “El Melopeo y Maestro” di Cerone, unito all’amicizia di padre Martini con il celebre castrato Farinelli (che all’epoca lavorava proprio presso la corte di Spagna) farà ottenere a padre Martini il finanziamento della regina per la propria opera più ambiziosa: la Storia universale della musica. Rimasta incompiuta, i suoi primi tre volumi diverranno veri e propri best-sellers dell’epoca (il primo volume del 1757 vedrà una tiratura di ben 1.000 copie in diversi formati) e accresceranno ulteriormente la fama di padre Martini. Il progetto è non solo ambizioso, ma davvero innovativo: senza un reale contatto con gli illuministi francesi, padre Martini concepisce, negli stessi anni di Diderot e D’Alembert, un lavoro storico ed enciclopedico applicato al sapere musicale, in un’epoca costituita principalmente da musica “di consumo” scritta oggi per l’oggi.
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