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È difficile stabilire una “classifica” dei compositori più importanti della storia… Chi metteremmo sul podio? Bach, Mozart, Beethoven? Chopin e Debussy dove li mettiamo? Verdi o Wagner? E Rossini? A chi oseremmo dare la medaglia di legno?
Se fossimo stati appassionati di musica nel corso dei primi decenni dell’800, ci avrebbe aiutato in questa impresa il “Parnaso dei compositori”, esposto nella vetrina a sinistra del ritratto di Farinelli: qui troviamo i più importanti compositori del passato disposti dal basso verso l’alto, a comporre una piramide. Sul podio in cima troviamo... Guido d’Arezzo (certamente importantissimo per la nascita della notazione musicale moderna), Gesualdo da Venosa (sicuramente affascinante per le sue arditezze armoniche, che con la nuova sensibilità romantica ottocentesca tornano in auge) e… un misterioso “Gio. Miers”!
Non è stato semplice scoprire chi fosse, visto che con questo nome oggi non risulta alcun compositore (men che meno un compositore messo per primo accanto a questi grandi nomi!). Studi condotti presso la nostra biblioteca hanno portato a pensare che si tratti di una trascrizione erronea del nome di un grande teorico medioevale, importantissimo per la Ars nova e altro propulsore della notazione musicale moderna dopo Guido d’Arezzo, ovvero Johannes de Muris.
In qualsiasi caso non ci saremmo mai aspettati un podio del genere. E se avete pazienza di leggere tutti i nomi sui medaglioni noterete che, rispetto a come probabilmente faremmo oggi, la classifica è particolare: Händel sotto Galilei, Gluck sotto Leo, Pergolesi sotto Perez, Bach decisamente sotto tutti questi…
Nella vetrina a destra del ritratto di Farinelli potete invece ammirare il “Parnaso dei cantanti”. L’idea è la stessa ma la classifica è decisamente più prevedibile, ponendo in cima i più grandi cantanti dell’epoca: il bolognese Bernacchi con il maestro Pistocchi, la Tesi, la Bulgari, ed ovviamente Carlo Broschi detto Farinelli.
E nel 2200, chi ci sarà nel Parnaso?
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