Collocazione: D.48 (Altro esemplare: Villa.392)

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Roma, Biblioteca e Archivio musicale dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia

 Microfilm n.: 4233

Frezza Fra Giuseppe dalle Grotte M. C.
Il Cantore Ecclesiastico Breve, facile, ed esatta notizia del Canto Fermo per Istruzione de' Religiosi Minori Conventuali, e Beneficio commune di tutti gli Ecclesiastici, raccomandato alla Protezzione del Reverendissimo Padre Maestro Felice Rotondo da Monte Leone, Teologo Publico nell'Università di Padova, e Ministro Generale dell'istess'Ordine de' Minori Conventuali. Da F. Gioseppe Frezza dalle Grotte, alunno del Convento di S. Maria d'Acquapendente, maestro in Sacra Teologia, e Baccelliere di Convento nel Collegio di S. Antonio di Padova. In Padova, nella stamperia del Seminario, 1698. Opera di Giovanni Manetti - in 4°. Libro di pag. 164, per errore di stampa numerate 166, cui vengono appresso nel fine altre quattro carte per la Tavola e per l'Errata. (Eccone la dedicatoria):

Reverendissimo Padre « Da più anni in quà fu da me concepito, e poi à poco à poco rozamente organizato nel presente Volume il Cantore Ecclesiastico à prò di tutte le Persone dedicate al Culto Divino, massime dei Religiosi Minori Convent., de' quali V. P. R. sostiene meritamente il Governo Supremo. Hò differito sin' ora di partorirlo alla luce, perchè non mai per l'addietro hò potuto avvedermi che potesse arridergli un Oroscopo si favorevole, quanto è quello che gli risplende adesso nel Trigono Felice di tre luminosissime stelle. E sono appunto quelle che nel misterioso Stemma di V. P. R. sovrastando alla sublime Colonna eretta sull' Eminenza di trè Monti, adombrano trè singolarissime Prerogative, per le quali (frà tante altre Virtu che in grado Eroico possiede) viene ella acclamata universalmente per Trismegisto del nostro secolo. Meritò si bel titolo il Mercurio Eggizzio, per essersi fatto conoscere il più Dotto tra' Filosofi, il più Religioso tra' Sacerdoti, il più Sagace tra' Prencipi. E chi non ammira altresì nella di Lei Persona indivise à somiglianza delle Grazie le medesime Doti ? Odasi nel Liceo: ogni Parola una Sentenza, ogni Sentenza un Oracolo, ogni Lezzione un Volume, ogni Volume un' Enciclopedia. Osservisi nel Chiostro: un Abelle nella Pietà, nella Fede un Abbramo, nel Zelo un'Elia, un Davidde nella Carità. Ammirisi per fine nel Posto di Superiore: Che Licurghi ? Che Soloni ? Che Aristidi ? La disinvoltura ammirabile con cui V. P. R. felicita nel suo Governo il Serafico Regno, ben la canoniza per viva Idea del Prelato Cattolico; ed in Lei più che in ogn' altro vedesi infatti verificato l'Applauso che in coronarlo decantavano a Cesare i suoi soldati: Nemo melius quam litteratus imperat. Da un aspetto così propizio non sà compromettersi se non con esito fortunato il mio Cantore Ecclesiastico; poichè con la Scorta di Letterato sì insigne s' animeranno ad approfittarsene i Studiosi; dall' Essempio di Ministro sì pio si muoveranno à pratticarlo i Divoti; e sotto la Protezzione di Superiore sì Auttorevole si guarderanno di strapazzarlo i Discoli. Così mi giova sperare, avendone anticipata Caparra in tante Grazie dispensatemi à larga mano da V. P. R., in ricompensa delle quali le desidero, e prego dal Signore Iddio una Prosperità inalterabile à beneficio della Serafica Religione, che si dichiara fortunstissima sotto l'Aura di Chi più nell' Opere, che nel Nome porta seco una perfetta felicità. Di V. P. R. Ossequios. et oblig. Serv. et Vmil. Suddito F. GIUSEPPE FREZZA. » Vien dietro a questa ridicola dedicazione il discorso: A gl'Ecclesiastici desiderosi di ben servire à Dio, che si vede nelle posteriori edizioni di questo libro. Segue poscia la Divisione dell'Opera, enumerandosi tutto ciò che nelle sue quattro parti è trattato: se non che nella presente prima edizione è annunziata una Quinta Parte che non fu altrimenti impressa nè in questa nè nelle successive stampe del libro. Ecco le stesse parole dell' autore, che vennero poi omesse nelle ristampe del 1713 e del 1733: « S' aggiongerà la Quinta Parte tutta prattica de' Credo, et altre cose non tanto per uso del Coro, quanto per commodo e studio de' Cantori; ma separata dal presente Libro per maggior commodità. » Notisi da ultimo che le ristampe di quest' opera seguono fedelmente pagina per pagina la presente, cosicchè parrebbero la stessa edizione se la diversità de' caratteri non le appalesasse per ristampe. A car. 10 si legge che il presente Trattato del Frezza fu rivisto e commendato da un cotal Giuseppe Ferrari, Maestro di Cappella in quell' epoca (24 Aprile 1698) della Chiesa di S. Antonio de' Min. Conventuali di Padova. Dopo alcun tempo ci vennero riconosciuti i Credo del Frezza menzionati qui sopra. Son dessi senza dubbio quelli intitolati: « Symbolum Apostolorum etc. Patavii, Ex Typogrophia Seminarii » di cui veggasi appresso la scheda.

Nomi: Frezza dalle Grotte, Giuseppe: OFMConv.

Editori: Manetti, Giovanni. Stamperia del Seminario.

Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: I, p. 178

RISM : B/VI, p. 330b

Antiche collocazioni: 0301 (catalogo Sarti, circa 1840)

ID: 1768 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)

LEGENDA
[] Integrazioni a cura del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna
* Dopo il numero di repertorio indica una discrepanza tra la consistenza indicata e quella effettiva
{} Integrazioni tratte dalle schede manoscritte di G. Gaspari
_ Carattere utilizzato per trascrivere i segni di abbreviazione

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