Collocazione: C.109
Riproduzioni
Fotocopia: FC.C.109
Microfilm n.: 3411
Brunelli Antonio Regole et Dichiarationi di alcuni Contrappunti Doppii vtili alli studiosi della musica, & maggiormente à quelli, che vogliono far contrappunti all'improuiso. Con diuersi Canoni sopra vn solo canto fermo. Di Antonio Brunelli Maestro di Cappella del Duomo di Prato. - In Firenze, appresso Cristofano Marescotti, 1610 - in 4°. Questo libercolo non ha numerarione di carte. Il registro comincia dalla terza carta, e va sino alla H. I fogli sono di quattro carte tranne l'ultimo ch'è di due. In tutto però dee constare l'opuscolo di 32 carte. (Eccone la dedica, e alcuni brani dell'avvertimento ai lettori):« All' Illustrissimo mio Signore. Il Sig. Conte Alfonso Fontanella. Le Rare Qualità, et celebre Virtù che rendono ragguardeuole la Nobilissima sua Persona, si come dalla Fama vengono spiegate assai minori del vero, così vengono al presente da me inchinate, et ammirate con segno se non vguale al suo merito, almeno congiunto con sincero affetto et vera deuotione, con la quale senza hauer principio di seruitù con V. S. Illustrissima, ho ardito di dedicare queste Regole di alcuni contrappunti doppii à lei, che nell' eccellenza di sì nobile scienza sendo emulo di se stessa non giungerà cosa nuoua, se però nouità non le paresse che io presenti vn piccolo tributo ad vn Erario di pretioso Tesoro; mà se poca ricchezza posta in sicura Banca non solo si conserua, mà va augumentando et acquistando frutti, così appoggiando questa mia debole fatica all' autorità di V. S. Illustriss. che è ricca di ogni nobile et eroica virtù, non dourò dubitare che da qual si voglia inuidia e nemica fortuna venga annullata, anzi posta in così sicuro luogo si andrà giornalmente auanzando, arrecandomi qualche frutto di laude, se non per l' opra stessa, almeno per l' elettione da me fatta di sì valoroso protettore, à V. S. Illustrissima dunque, come pupilla ad Honorario Tutore la raccomando, et insieme me stesso dedico, e dono. Le fo reuerenza con pregarle da N. Sig. lungo corso di vita, et continuate gratie; Di Prato il dì 4. di Settembre 1610. Di V. S. Illustrissima Affettionatissimo seruitore ANTONIO BRUNELLI. »
« Avvertimento a discreti Lettori. Havendo io quattro anni fà dato in luce alcune mie regole doue si trattaua della pratica del cantare circa la cognizione de tempi, proportioni, et altre cose appartenenti à Cantori, et an cora à poco pratichi compositori circa il saper segnare i tempi, e le proporzioni nelle loro composizioni, intesi che quella mia faticha era gratamente stata riceuta dal mondo. Per il che hauendo appresso di me altre regole più riseruate e recondite, nelle quali io tratto d'alcuni contrappunti doppi di altri, (per quanto hò visto) non ancora insegnati, e da pochi intesi, ò così oscuramente accennati, che più tosto confondono che acquietino l' animo, secondo che più volte hò discorso col Molto Reuer. Sig. Biagio Pesciolini Canonico di Prato e di tali contrappunti, e massime all' improuiso, huomo per certo singularissimo, deliberai darle fuori, non solo per honorar la memoria del Sig. Giouan Maria Nannino mio Eccellentiss. Precettore, quantunque io mi reputi il minimo di tanti suoi valenti scolari, ma per far giouamento a gli studiosi di tale scienza, et in particolare à i coutrapuntisti all' improuiso sopra il canto fermo, et à quelli ancora che non fanno professione di contrappunto all' improuiso, potendosene seruire in carta non solo sopra il canto fermo, ma senza esso ancora. Recheranno ancora queste mie regole molta vtilità à quelli che fanno contrappunto al improuiso sopra i canti fermi, come s' è detto di sopra, perchè à quelli che non sanno più oltre d' un contrappunto ordinario s' aprirà l' intelletto a far diuersi contrappunti, potendosi comodamente tal hora far cantare altre parti sopra il canto fermo, e tal' hora sopra il contrappunto, sì come negl' esempi di tali contrappunti si potrà osseruare. Auuertendo che gli esempi posti d' ogni contrappunto, se bene appariscono molti, nondimeno è vn solo esempio et un solo contrappunto, il quale si può cantare in diuersi modi, cioè a 2. a 3. et a 4. voci, hauendouegli aggionti per chiarezza, che in più modi si può cantare, ma in effetto è vn solo esempio; e considerisi questa regola, perchè è di molta importanza per intenderla bene ecc. » E' questa una delle prime opere dove si vegga praticato l' artificioso molteplice contrappunto sopra un solo e medesimo soggetto; ciò che fu poscia seguito dal Soriano, dal Valentini, e da altri. Dodici diversi canoni e contrappunti v' hànno nel libro sopra questo canto fermo: [segue esempio musicale]
Le regole di cotai contrappunti elaborati e artifiziosi sono comprese dall' autore nei sette seguenti capitoli: « Del Contrappunto alla Duodecima - Cap. 1.°; Del Contrappunto alla Decima - Cap. 2.°; Del Contrappunto alla decima con l' osseruatione della duodecima - Cap. 3.°; Del Contrappunto all' ottaua - Cap. 4.°; Contrappunto all' ottaua con l' osseruatione della decima - Cap. 5.°; Del modo di cantare per mouimenti conirarii, et a rouescio - Cap. 6.°; Del cantare a rouescio - Cap. 7.° Tutte le teorie sposte in questo importantissimo libricciuolo sono corredate di copiosi esempi pratici.
Nomi: Brunelli, Antonio.
Editori: Marescotti, Cristoforo.
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: I, pp. 296-297RISM : B/VI, p. 184e
Antiche collocazioni: 0130 (catalogo Sarti, circa 1840)
ID: 2512 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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