Collocazione: R.39
Unità: 8
Riproduzioni
Digitale:
Museo internazionale e biblioteca della musica
Facsimile:
Becker.A-1264Microfilm n.: 0436
Antegnati Costanzo Salmi a otto voci di Costanzo Antegnati Organista del Duomo di Brescia. Alle Molto RR. MM. Osservandiss. D. Hortensia Marchi Abbatessa. D. Hieronima Birraga Priora, & Compagne del Monasterio di S. Vittore in Meda. - In Venetia Appresso Angelo Gardano, 1592. - in 4°. Canto, Tenore, Alto, Basso primo coro; Canto, Tenore, Alto, Basso secondo coro. In tutto opuscoli otto. (Avvi la seguente dedicatoria):Molto Rever. Madri Osservandissime
Quando io mi ritrouai per mia buona sorte costì alla festa di S. Vittore; con occasione di rimetter in punto l'organo grande delle RR.VV. fatto già loro dalla buona memaria di mio Padre e da me, tra gli altri frutti spirituali ch'io gustai quel giorno, vno fu segnalato l'udir cotesti Diuini officj cantati:con si diuota, & affettuosa leggiadria, e tramezzati col suono di cotest'organo per mano della Reuerenda Madre D. Claudia mia zia, alla quale sempre molt' obbligata la casa nostra, per esser stata cagione di incominciarsi trà noi quel vincolo di benevolenza che tanti anni ha perseuerato e più che mai hora perseuera tra cotesto Venerando Monasterio e la nostra famiglia. E se bene l' eccellenza della musica, in cui io quel giorno cotanto mi compiacqui deue essere attribuita più tosto all'arte di chi cantaua, che di chi l' haueua composta, nondimeno, come che ogn' uno per naturale istinto souerchiamente s' inuaghisca de' proprij parti, confesso d' hauer anch'io quel giorno stimata la compositione di que' Salmi migliore di quello che per auanti io la stimassi; e d'esser entrato in pensiero di darla alla stampa, e farne dono à cotesto honoratissimo concerto, oue ella era così ben trattata; che questa fu à punto vna delle cose che m'allettarono sin da principio à dare alla stampa mie compositioni, ciò è il sentirle io à cantare con qualche gusto di chi le cantaua, & di chi cantare l'udiua. Benche quando mi diedi allo studio di questa nobile arte, lo facessi particolarmente, perchè conosceuo essere ella necessaria alla professione mia fabricare e suonare li organi, volendo ciò fare come si deue. Et se bene mi doueua bastare à ciò la Theorica di essa arte, tuttauia mi lasciai pian piano adescare dalla dolcezza ch' io gustauo nella pratica a comporre hor'una cosa , hor' un' altra. E così poi sospinto dalle persuasioni e consigli di molti amici e maggiori, a cui pareri soglio in simili affari appigliarmi, n' ho dato alcune alla stampa, si come fò ancora al presente questi Salmi tratto dalla virtù delle RR. VV. che così gli sa fare comparire & parere più belli & buoni che non sono. Tali dunque quali sono li riceuino da me come vn tacito testimonio, ch' io desidero resti per sempre de gli obblighi palesi, ch'io ho à tutta cotesta diuota & Illustre famiglia, quali Salmi come tutte le altre mie composizioni alla stampa, all' hora io reputo c'habbiano conseguito il fin loro, quando sono cantate, & vdite da persone, che dal gusto di questo strepitoso rimbombo d' aria fra vilissimi corpi ristretta e percossa ergono il desiderio à gl' eterni e perfettissimi concerti de chori Angelici nel Paradiso, come sò che voi fate; che perciò vi prego siate contente farmi parte de frutti delle vostre feruenti orazioni.
Di Brescia il X Febraro 1592.
Delle RR. VV. Obligatiss. Servo in Christo
COSTANZO ANTEGNATI.
Gio. Maria Lanfranco dà fine alle sue Scintille di Musica con parole:
«Et sia ciascun diligente nelle sue participazioni: partecipando qual istrumento si uoglia, o siano da chorde: come sono Liuti, Violini, Lyre, & simili, pulitamente: & risonanti fabricati da due Bresciani Giovan Giacobo dalla Corna: & Zanetto Montichiaro, o pur questi altri: cio e Monochordi, Arpichordi, & Clauacymbali diligentissimamente fatti da Gioua_ Francesco Antegnato da Brescia: O siano da uento, come sono gli Organi, i quai sono così ben lauorati da Giouan Giacobo fratello del sopranomato Giouan Francesco, che non da mano di huomo, ma da Natura creati paiono, Con la sua accordatura così fatta che ciascuna circonferenza delle sue Canne intera, rotonda, & immaculata resta: Et cio si può uedere nello Organo nouellamente fatto di sua mano nella Chiesa di santa Maria delle Gratie di questa città di Brescia. ec.»
Dalle quali parole del Lanfranco apprendiamo che gli antenati di Costanzo esercitavano l' arte di fabbricatori di clavicembali e d' organi sin dal principio del secolo XVI.
A car. 12 delle Conclusioni nel suono dell' Organo di Adriano Banchieri ( Bologna, 1609, in 4.°) così leggiamo: «Nella Cathedrale di Brescia Constanzo Antegnati organista, & organaro eccellente, testimonio l' organo del Duomo di Verona suonato da Paolo Masenelli ». Giuseppe Serassi nella Descrizione d' un suo Organo posto nella chiesa del SS. Crocifisso dell'Annunziata di Como (Como, 1808, in 12°, a car. VII) lasciò scritto che i migliori organi di Lombardia eran quei di Francesco, Costanzo, e Graziadei Antignati di Brescia; nè v'esser da quelle parti città che non fosse ornata d' alcuna delle loro opere; e che le più grandiose eran quelle del Duomo di Milano e di Cremona. Compie poi il Serassi l'elogio degli Antegnati col dire che meritamente da suo avo, da suo padre, e da lui medesimo furon tenuti, e seguiti per maestri in tal arte.
Nomi: Antegnati, Costanzo.
Editori: Gardano, Angelo.
Riferimenti bibliografici
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: II, pp. 160-161RISM A/I : A-1264
Antiche collocazioni: 178-1 (inventario Barbieri, primo quarto sec. XIX) 0824 (catalogo Sarti, circa 1840)
ID: 4418 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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