Collocazione: C.135
Riproduzioni
Microfilm n.:
2658
Carlo Maria Carlieri nell'avviso ai lettori ci fa sapere che la presente opera è stata data alla luce due volte con l'assistenza del R. Prete Matteo Coferati, il quale, come è noto, ha cooperato ancora alla vera regola del canto Ecclesiastico; che cantavansi tali Canzoni le feste dopo il vespro e per lo più negli orti; e infine che lo scopo di simili adunanze si era di intrattenere e ricreare la gioventù piutttosto colle sacre che colle profane canzoni, l'arie però delle quali vi si adattarono a bello studio per soddisfare nello stesso tempo al genio allora corrente, ed instillar nei cuori la vera divozione.
La musica è scritta in chiave di Tenore e senza accompagnamento di Basso: il che dà indizio di essere cantata da uomini adulti e all'unisono.
La presente edizione è molto diversa dalla prima nella poesia, e nella musica delle Canzoni, essendovene inserito alcune nuove, e tolte varie delle vecchie.
Nomi: Coferati, Matteo.
Editori: Bindi, Cesare. Carlieri.
Storia e annotazioni
RISM A/I : C-3265


Antiche collocazioni: 0255 (catalogo Sarti, circa 1840)
ID: 6148 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
Teoria musicale
Musica vocale sacra
Musica vocale profana
Musica strumentale
Libretti