Collocazione: Z.74
Unità: 2
Riproduzioni
Fotocopia: FC.Z.74
Microfilm n.: 0696
Donati Ignazio Il Secondo Libro de Motetti a Voce sola d'Ignatio Donati Maestro di Cappella del Domo di Milano per educatione de figlioli et figliole dedicati al molt'Illustre, et molto Reverendo Signor D. Baldisera Serena da Sant'Angelo in Vado Opera Decima Quarta. Con Privilegio. - In Venetia, appresso Alessandro Vincenti. 1636. - in fol. Parte per cantare, e Parte per sonare. In tutto opuscoli due.La dedicatoria in data di Venezia 15. Ottobre 1636. è cosi sottoscritta: Ignatio Donati Maestro di Cappella del Domo di Milano. Nella parte per sonare, dopo la' dedicatoria trovansi:
«AVVERTIMENTI PER POTERE INSEGNARE.
Questi pochi concerti, accommodati con passaggi gli ho fatti, per Educatione de figlioli, & figliole, ouer Monache, & per quelli che non hanno dispositione Naturale.
Prima. Si hà da cercare di far solfeggiare bene il figliolo con voce gagliarda, e piena finchè si applica bene nella Memoria le sudette Voci, & Mutationi. Per le prime volte non si faranno Cantare con molta prestezza, mà reiterando le sudette noti sempre vn poco più, con più prestezza per far l' abbito di cantarle tutte in vn fiato, fin tanto che sia entrato bene in possesso nella Memoria l' aria.
2. Quando sarà impossessato bene il figliolo di Cantar le sudette noti, la applicarà poi sotto la lettera, ouer sillaba A, E, O, come si vsa di far la Gorga, & far si che il sudetto figliolo spicchi bene, & batti quelle noti, con proferrire tanti A, tanti E, & tanti O, con Voce, & fiato eguale dalla prima in sin al Ultima nota. Se bene, sul principio pare che sia disdicevole à proferire tanti A, tanti E, & tanti O, con tutto ciò à poco à poco si verrà ad agiustare il tutto, per non batter la Gorga con la Barba; mà la suddetta Gorga vol esser fatta Veloce, & anco adagio.
3. Tenga la Testa alta, con il guardo ad in sù, la bocca mezz' Apperta per non perder tanto fiato, si sforzi di non arcar le Ciglia, non mouer le labra, & di non far atto disdiceuole nel Volto; mi veda se sia possibile batter la Gorga con il nodo del Gargozzo, che questa è la vera.
4. Ho partito il Soprano à Battuta per battuta, acciò se alcuno hauesse gusto di Cantare à Misura, possa vedere il segno del Tempo in positione, & in elleuatione.
5. In questa sorte di Cantilene di Voce sola non si deve mai Batter battuta, ma solo attendere à cantare con misura larghissima possatamente, con far quelli affetti esclamationi, di crescere, o mancar la Voce à tutto suo potere, con rinforzare la Voce à suo luogo e tempo; e non cantar con ansietà e Timore. Perchè il Signor Organista vede nel suo libro tutto quello che dice il Cantante, & se anco aggiungessero altri passaggi sempre aspettarà, & darà tempo con il suo sonare, di ben fare. Però ci vole pacientia. Viuete felice».
Son molto apprezzabili i surriferiti documenti, perchè ci scoprono il metodo di canto praticato nel 1636. Questo discorso trovasi impresso ancora nel fine della Parte per cantare.
Nomi: Donati, Ignazio.
Editori: Vincenti, Alessandro.
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: II, p. 417RISM A/I : D-3403
Antiche collocazioni: 0967 (catalogo Sarti, circa 1840)
ID: 6215 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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