Collocazione: U.188
Unità: 3
Riproduzioni
Digitale:
München, Bayerische StaatsbibliothekMicrofilm n.: 3425
Scaletta Orazio Timpano celeste a una doi tre e quatro voci di Oratio Scaletta Mastro di Capella nella Chiesa Maggiore di Salò. Con il suo Basso continuo per l'Organo. Nuonamente (sic) posto in luce. In Venetia Appresso Ricciardo Amadino, 1611. - in 4°. Canto (A), Basso (B), e Basso Continuo (C)., in tutto opuscoli tre. (A tergo del frontispizio trovasi la seguente dedicatoria):All' Illustriss.mo Mio Sig.re et Padrone Collendis. Il Sig.r Girolamo Priuli fu dell'Illustriss. Sig.r Pietro.
Tante sono le gratie, ch'io da V. S. Illustriss. di già ho riceuute; & tanti perciò sono gli obblighi ch'io gli tengo, Illustriss. mio Sig. ch' à ragione certo ben posso, & deuo chiamare, non solo mio Sig. ma Protettore, & padre insieme. Dicalo quel suo felicissimo reggimento quando essendo ella Podestà in Vicenza, con singolar suo splendore, & con applauso vniuersale di quella città nobilissima me gli donai seruitore, e quando mandata poi con l' istesso grado a Bergamo Carissima Patria le dedicai le mie canzonette a quattro voci. Quelle come cosa temporale furono a V. S. Illustriss. argomento ch' io in ogni tempo mi recauo a gran gloria di viuer alla seruitù sua. Restauami dopo di aggiungerne vn'altro di cosa spirituale, ai per maggior corroboratione dell'esibitione fattagli di me stesso; si anco per dichiararmegli ossequentissimo non solo nel esteriore, ma nel interiore dello spirito ancora. Questo doueuo io effetuare, quando a lei dalla Sereniss. Republica le fù conferto il dignissimo honore di Capitanio in Verona; & lo confesso e vero; ma quello ch'io non feci all'hora per graui occupazioni; ecco lo essequisco adesso col più viuo del cuore, presentandogli riuerentemente questa debole mia fatica. La aceti ne la supplico con quella humanità, con la quale ha sempre gradito il deuotissimo mio affetto; che se bene non è degna della grandezza di V.S. Illustriss. non è però indegna di quella singolar diuotioue & osseruanza, con la quale io l'amo, l'honoro, & la riuerisco, che sarà il fine co 'l fargli humilissima riuerenza, & co 'l pregarli dal Cielo quelle dignità, & quelli honori supremi, che alla sua bontà, & meriti inuitissimi si richieggono, & che il mondo le ascriue; & me le raccomando in gratia.
Di Salò il di 26. Agosto 1611. Di V. S. Illustriss. Deuotiss. & obligatiss seruitore ORAZIO SCALETTA.
(E in fine):
AVERTIMENTO A LETORI.
Tutti quelli Motetti, a quali sarà poeta questo segno *, si intenderanno che facciano meglio riuscita co 'l Chiterone; & con doi Chiteroni, oue sarà duplicato detto segno ** cioè vno per cadauna parte che canti.
In un'indice di antiche musiche esistenti in Germania era dello Scaletta citata un' opera col titolo di Sacra Armonia 4-8 uoci con l' organo. Venetia, Amadino, 1611.
Nomi: Scaletta, Orazio.
Editori: Amadino, Ricciardo.
Riferimenti bibliografici
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: II, p. 495RISM A/I : S-1144
Antiche collocazioni: 105-5 (inventario Barbieri, primo quarto sec. XIX) 0799 (catalogo Sarti, circa 1840)
ID: 6690 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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