Collocazione: R.383
Unità: 2
Riproduzioni
Digitale:
Microfilm n.:
2209
Al Serenissimo Prencipe Ferdinando Arciduca d'Austria et C. Signor mio Gratiosissimo.
Essendomi risoluto, Serenissimo Prencipe: di dar in Luce queste mie prime fatiche: fatte per la maggior parte, mentre sono stato al seruitio di V. Serenissima Altezza: harrei fatto da seruitor male accorto, e da persona molto ingrata, s' io hauessi ad altri, che a quella, fato dono d' esse: atteso che non solo la debbo riconoscer come mio gratiosissimo Signore, ma anco uenerarla come Prencipe, & benefattor mio. Le accetti dunque l'altezza vostra Serenissima con la solita benignita' sua, si come io con ogni debita riuerenza le porgo: perche alhora mi stimarò d' esser in bona gratia sua, quando io saprò che questo mio picciol dono le sia stato accetto. Et con questo fine le bramo dal nostro Signor Dio la felice conseruatione di lei stessa, & d' ogni suo stato.
Di V. Sereniss. Altezza Humiliss. Seruitor SILAO CASENTINI Luchese.
Rilevasi da questa dedicatoria che il Casentini era già stato al servizio di Ferdinando Arciduca d'Austria, chiamato da lui suo benefattore. Chiama l'autore sue prime fatiche i presenti madrigali, il che fa credere che in gioventù fosse agli stipendi del Principe Austriaco.
Che poi Silao sia tutt'altro che Marsilio, il Gaspari lo afferma, poichè nel Libro quarto dei madrigali intitolato la Cieca di Marsilio Casentini, precedentemente descritto, vide un componimento cui è sovrapposto il nome di Silao.
Nomi: Casentini, Silao.
Editori: Gardano, Antonio, figli.
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, p. 57RISM A/I : C-1436


ID: 7277 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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