Collocazione: AA.93
Riproduzioni
Digitale:
Museo internazionale e biblioteca della musicaMicrofilm n.: 1979
Grossi Carlo La Cetra d'Apollo alla Sacra Augustissima Cesarea Maestà di Leopoldo Primo Imperatore de Romani il Pio, il Giusto, il Clementissimo, Re della Germania, Ungaria, Boemia, &c. Duca della Borgogna, Stiria, Carinthia, Carniola, Wirtemberga &c. Dona, Dedica e Consacra Carlo Grossi Musico Maestro della Serenissima Repub. Di Venetia. Opera Sesta. - In Venetia 1673. Apresso Francesco Magni Gardano. - in 4° obl. Partitura di pag. 387, e in fine la tavola. Edizione bruttissima. (Si trascrivono dedicatoria, sonetto ed avviso al lettore):Invitissimo, e Sapientissimo Monarca. Se l' umane vicende impedirono il corso alla mia umilissima seruitù, l' ossequio della più suiscerata diuozione alimentò nel mio cuore sempre obligati quei spiriti che nella città di Goritia, con testimonij preclari d' umanissimo compatimento, furono solleuati à gli honori della clementissima gratia di V. M. A piè dunque del di lei Gran Trono per contribuire alla M. V. quell' adorazione personale, che per molti anni sospirò d' effetuare l' animo mio, ardisco porgere un minimo tributo della mia riverenza. Serua questo par far conoscere all'Universo, che l'Altissima Virtù di V. M. non isdegna di proteggere nei parti del mio Grosso ingegno la debolezza, per la quale resta profondamente supplicata del solito compatimento, anco nelle Composizioni che distintamente gl' offro manuscritte, si per la ledezza delle stampe, come perchè restino al singolar seruizio della M. V. mentre eccedono queste l' uso ordenario nella qualità delle parti, che in poche Capelle fuori di quella di V. M. si potrebbhero hauere unite per rappresentarle; non curandomi io d'altra gloria in questo mondo che di quella che possino le mie fatiche godere sotto dell'AVGVSTISSIMO cielo di V. M. alla quale prostrato, bacio le ginocchia, e mi riconsacro
Dell' Imperiale V. M. Vmilissimo, osseq. obligatissimo, e riuerentiss. seruo CARLO GROSSI.
Al Gloriosissimo nome dell' Augustissima Maesta Cesarea Nelle Composizioni Armoniche del Sig. Dott. Carlo Grossi.
TRIBUTO POETICO.
Paraninfi del dì, Plettri Volanti
Che scherzate fastosi à l' aure in seno,
Inchinate vezzosi il bel sereno
D'AVGVSTISSIMO Ciel, musici erranti.
Euterpe, Urania, Clio, del Grossi ai Canti
Animate le Cetre; Hoggi su 'l Reno
Eco gareggi, ed il Pimpleo Ripieno
Fausto rimbombi à le Magion Stellanti.
Canore Trombe, Aganippei Concenti
Del Danubio, à le sponde, Almi fragori
Spargete à risuegliar, E l' onde, e i Venti;
Quindi de l' Austria Il Sol cinto d' Allori
Applaudisca benigno ai nostri accenti
E LEOPOLDO IL SEMIDEO S' adori.
Di Angelo Moralbi nob. Ven.
CORTESE E VIRTUOSO LETTORE. S' io applicassi ai latrati degl' inuidiosi, che con falsi concetti d' hauer veduto fatiche altrui nel mia precorso volume, cercano per le vie più remote viziosamente denigrare la candidezza delle mie operazioni: dourei con i più viui sentimenti rimostrarne la maggior premura; ma perchè penso d' Hauerne abastanza fatta conoscere la loro malignità con l' espressione posta pur ne primi foglij di quello, che asseuerantemente confermo, deuo dirti, ch' io comprendo costoro grauidi dalla maggior perfidia, mentre non vogliono mandar alla luce questa accusa forse per non fregiarmi dell' honore impartito a più Celebri inuidiati. non si persuadino però costoro di hauerne a prendere da ciò temerario l' ardire, per doverne poscia anco meno pratticare l' uso moderno altrui. che è d'obligare gl'offesi col mezzo delle più valide autorità, se non vogliono (contra stimulum calcitrare) all' intollerabile sofferenza dell'irreparabile pregiudizio alla propria riputatione; perche io mi dichiaro sino all' vltimo spirito per questa (paratus ad omnia) e tanto basti. Deuo poi per altro aggiungerti, che ritrouando in queste mie Cantate qualche fiachezza al tuo spiritoso intendimento, scusi, con gli errori ineuitabili della stampa anco la mancanza in essa dell'intauolatura, che rende imperfetti alcuni passi composti con Bassi doppij, nel rimanente compatisci, perche non tutti i gusti sono eguali, nè mi credere ambizioso di publicare al mondo questi passatempi, che obbligato dalle cause predette. Dio ti guardi».
Dal sonetto qui addietro trascritto ricavasi che il Grossi era insignito di laurea dottorale, e dall' avviso al lettore apprendiamo ch' egli ebbe a sostenere polemiche per difesa del proprio buon nome in fatto di composizioni musicali, che i suoi avversari gl'imputavano d'aver rubate ad altri maestri.
Nomi: Grossi, Carlo.
Editori: Magni, Francesco.
Riferimenti bibliografici
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, pp. 81-82RISM A/I : G-4732
Antiche collocazioni: 2083 (catalogo Sarti, circa 1840)
ID: 7424 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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