Collocazione: S.387
Unità: 5
Riproduzioni
Digitale:
Museo internazionale e biblioteca della musica
Facsimile:
Becker.L-3124Microfilm n.: 0132
,0890
Luzzaschi Luzzasco Terzo libro de' Madrigali a cinque voci di Luzzascho Luzzaschi Organista del Serenissimo Signore il Signor Duca di Ferrara, Novamente composti, et dati in luce. - In Venetia, appresso Angelo Gardano 1582. - in 4° obl. Canto, Tenore, Alto, Basso e Quinto. In tutto opuscoli cinque. (A tergo del frontespizio avvi la seguente dedicatoria):Alla Serenissima Madama mia. Signora et Patrona Colendissima, la Signora Duchessa di Ferrara.
Ha molto tempo ch' io mi sento debitore a V. A. Serenissima d' alcun segno dell' intima devozione mia, siccome nell'estrinseco mi sforzo il più che posso di prontamente esibire il vivo effetto della mia fedelissima servitù verso lei: perciocchè da quel tempo che per nostra maravigliosa ventura piacque alla divina bontà di farla nostra patrona, oltr' all' obligo naturale in me comune con tutti gli altri sudditi suoi, di sommamente inchinarla e servirla, s' è fatto particolarmente in me un cumulo di tanti oblighi per cagione delle moltiplicate grazie che ella si è degnata sempre di farmi, che non pur questo che nasce dal poco spirito mio, ma neanche lo stesso spirito potrebb'esser bastevole dimostrazione della millesima parte di tutto quel che le debbo. Da che può ella comprendere che la tardanza è stato segno di riverenza: perciocchè dovendo io pure in qualche maniera soddisfare a debito così grande, e non avendo che altro offrirli che le povere mie fatiche, da me ottimamente conosciute per incapaci di tanto onore, ho voluto che V. A. Serenissima se non in altro, almen nel tardare riconosca una tacita, confessione dell' indignità loro: argomentando da quel ch' io le do quel che posso; e del modo di darlo ch' io non do quel che debbo, e tanto meno quel che vorrei. Ma da picciolo arboscello non pon venire frutti degni della grandezza sua, sebben essi, qualunque sono, sono sinceri, e da radice sana prodotti, e come maturati al sole della sua grazia, così a lei sola fin quando da principio fiorirono destinati. Degnisi dunque l' A. V. Serenissima di non isdegnare l' umilissima offerta di questi miei, anzi pur suoi Madri gai, e con quella benignità, ch' ella si degna di prestarmi alcuna volta ascoltandoli, con la medesima si compiaccia, siccome ben umilmente la supplico, di non negarmi lo splendore del Serenissimo nome suo per proteggerli e perpetuarli: opera tanto di lei più degna, quanto l' ascoltarli può a molti altri comune, ma la protezione e perpetuità loro altronde non può venire che dalla buona grazia, di V. A. Serenissima. Alla quale con ogni possibile riverenza umilmente m'inchino, e prego dalla Maestà di Dio felicissimo fine d'ogni desiderato contento.
Di Ferrara il primo di Marzo 1582.
Di V. A. Serenissirna Umilissimo, e devotissimo Servitore LUZZASCO LUZZASCHI.
Di questo terzo libro di madrigali a cinque voci del Luzzaschi si cita dal Fétis un'edizione di Ferrara del 1581, la quale non sembra non poter esistere colla scorta della dedica suvrapposta che porta la data del 1582. Il Tenore poi, l'Alto e il Quinto hanno uno stemma nel frontespizio diverso dal Canto e Basso, sebbene l' edizione sia una sola.
Nomi: Luzzaschi, Luzzasco.
Editori: Gardano, Angelo.
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, p. 93RISM A/I : L-3124
Antiche collocazioni: C13 (inventario Barbieri, primo quarto sec. XIX) 2308 (catalogo Sarti, circa 1840)
ID: 7480 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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