Collocazione: AA.324
Riproduzioni
Digitale:
Microfilm n.:
0250
Al Molto Rever.do Padre Maestro Felice Aleardi Venetiano, mio Signore e Patron per sempre Osseruandissimo.
Queste sono quelle Ariette, che mentre a penna da me più volte gli furon cantate, ella con l'occhio suo purgatissimo, e con particolar suo gusto di mostrò molto aggredire, le quali al presente in stampa se ne vengono con ogni termine di douuta riuerenza à riuerire la Persona di V. P. molto Reverenda ... Io per fine à lei faccio riuerenza, e le bacio quelle generosissime Mani, che a fauor de Virtuosi del continuo affatigate mà non però mai stanche si vedono.
Di Venetia. 24 Agosto 1622.
Di V. P. M. R. Deuotissimo, et obligatissimo seruitore Fra CARLO MILANUZZI da Santa Natoglia Agustiniano.
Le oscene poesie che trovansi in quest'operetta e che il Milanuzzi vestì di musica non erano per certo confacevoli alla professione religiosa del compositore; per cui è lecito il sospettare ch'egli menasse vita piuttosto secolaresca anzi che da frate.
Nomi: Milanuzzi, Carlo: OSA.
Editori: Magni, Bartolomeo.
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, p. 114RISM A/I : M-2741

Antiche collocazioni: 2802 (catalogo Sarti, circa 1840)
ID: 7596 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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