Scheda dettaglio

Collocazione: B.68

Riproduzioni

 Microfilm n.: 3314

Falcone Antonio (cosentino) Relatione del successo, seguito in Palermo tra Achille Falcone Musico Cosentino e Sebastian Raualle Musico Spagnolo. Alli Signori Musici di Roma. Senz'anno [1603], luogo, e nome di stampatore. in 4°.

Di questo rarissimo opuscoletto si valse probabilmente il Pitoni per dar notizia della sfida musicale occorsa in Palermo nell'aprile dell'anno 1600 tra Sebastiano Raval, e Achille Falcone; la qual relazione ms. del Pitoni fu poi fedelmente trascritta dal Baini nel T. II. pag. 40. Nota 479, delle sue memorie sul Palestrina. Riferendoci noi al racconto del sud.° Pitoni aggiugneremo quì alcune particolarità non annotate in quella descrizione. Prima di tutto leggesi a car. 1. che il Raval era Fra Cappellano della religion di Malta (il che sebbene taciuto da Pitoni, fu però indicato dal Baini alla pag. 39); che Antonio Falcone padre d'Achille era desso pure compositore (pag. 3); che Achille creava spesso i suoi musicali lavori all'improvviso, e senza cartella (pag. 2); che la Città di Caltagirone ov'era maestro di Cappella Achille, essendo ricchissima di patrimonio non solo gli dava l'onorevole e vistosa annua provvigione di quattrocento scudi, ma stipendiava altresì musici principalissimi e di valore nella loro Cappella, come Pietro Vinci, e simili, (pag. 2). Narrasi poscia a car. 3 l'origine della disfida che fu di questa guisa. Capitato Achille in Palermo s'avvenne col Ravalle nella strada del Cassarò, e dopo passati fra loro alcune termini d'accoglienza si venne a parlar dallo spagnuolo di un suo Madrigale a cinque, con cinque fughe, rivesciate d'accordo; il che all'altro parendo nuova e strana cosa, e volendo sostenere che più di quattro fughe non poteansi fare, il Raval indispettito rispose che si poteano far troppo, et che egli l'haueua fatte, et che era pronto farci seco scommessa d'un anello d'oro, la qual disfida fu tosto accettata dal Falcone. Questi tornatosene a casa mandò nove quesiti al Raval, che veggonsi descritti a car. 4 colla seguente intestazione: Nove Quesiti mandati dal sig. Achille Falcone al Signor Sebastian Raualle, scritti per mano di Don Thomassi Giglio Compositore, e mandatati per Antonio il Verso compositore, et accettati dal detto Roualle. Quivi pure si legge che l'anello d'oro scommesso era del peso di due oncie, e che entrambe le parti elesser per giudice il P.re Fra Nicolò Toscano (di cognome e non di patria) come persona non men religiosa et Intera, che perita della professione. A car. 6 trovasi la Sentenza di detto Fra Nicolò Cantore del Conuento di S. Domenico di Palermo in favor del Falcone, ed è sottoscritta dal 18 Aprile 1600. La bile del Raval per questa sconfitta lo spinse a sfidar una seconda volta il Falcone, e tanti sotterfugi mise in opera, che tra per questi e per l'imbecillità degli esaminatori ebbe il voto favorevole. Ciò avvenne nel Luglio di detto anno. Fu peraltro lasciato l'anello vinto nel primo esperimento al Falcone; il quale passato in Messina l'ottobre, e quindi in Cosenza sua patria appellossi ai Musici di Roma per venir in quella città a un terzo cimento col Raval. Ma caduto infermo, morì il 9 Novembre dell'anno medesimo 1600. Colla presente stampa sottoscritta di Cosenza li 10. Luglio 1603. Antonio Falcone (tre anni dopo quella contesa) invia a' Musici Romani i lavori fatti dal figlio e dal Raval nelle due preaccennate disfide, pregandoli a dar sentenza chi dei due fosse più valoroso nel comporre. L'opuscolo non fu impresso col solito frontespizio, ma comincia la Relazione alla pag. 1 e finisce alla 19.

Nomi: Falcone, Antonio.

Editori: S.n..

Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: I, pp. 79-80

RISM : B/VI, p. 307c

Antiche collocazioni: 0390 (catalogo Sarti, circa 1840)

ID: 776 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)