Collocazione: U.100
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Digitale:
Microfilm n.:
2668
All'Invittissimo Imperatore Massimiliano Secondo.
Quantunque hauessi in somma veneratione la Magnanimità de la Cesarea vostra Maestà, non però mai, considerando la bassezza dell'esser mio, sarei stato così ardito, che di questa mia diuotione hauessi dimostrato segno alcuno, se à questo mio pensiero l'immensa benignità sua opponendosi, à cio fare non m' hauesse prestato ardire. Però inuitato dalla grandezza de' meriti suoi, sforzato dal proprio desiderio, et assicurato dalla humanità sua, queste mie pouere uigilie quali elle si siano, all'immortalità del nome suo humilmente consacro: le quali (benche forse indegne) non però temeranno di comparire à la diuina sua presenza, essendo certe che da lei la Musica insieme con l'altre virtù è talmente prezzata, che sola vnico esempio e vero ritratto d'ogni valore si puo chiamare, ond' e ragione che da virtuoso volere procedendo, à lei come à sua prima causa siano indrizzate. Piaccia dunque alla sublimità sua di gradirle, non come merita la bassezza loro, ma come all'altezza dell'Inuittissimo animo suo si conuiene; haurei ardire insieme con esse di offerirmi à suoi piedi per diuotissimo seruitore, se non m'auedessi che l'humil mio stato è troppo disuguale all'altissimo grado di sua sacratissima Maestà, la quale Iddio conserui, e accresca in continua et somma felicità.
Di Veuetia adì 15. Genaro 1568.
FRANCESCO PORTINARO.
Edizione bellissima e quale si conveniva a un Imperatore che come i privati del suo tempo non isdegnava di accettar le dediche dei musicisti, ben più protetti nel cinquecento che oggidì.
Nomi: Portinaro, Francesco.
Editori: Scotto, Girolamo.
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, pp. 153-154RISM A/I : P-5229


ID: 7806 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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