Collocazione: BB.207
Riproduzioni
Digitale:
Museo internazionale e biblioteca della musica Washington, The Library of CongressMicrofilm n.: 3263
Radesca Enrico Canzonette, Madrigali & Arie alla Romana, a due voci, Per cantare, & sonare con il Chitarone, ò Spinetta, del Radesca di Foggia Organista del Domo di Torino, & Musico di Camera dell'Illustriss. & Eccellentiss. Sig. D. Amadeo di Sauoia. Libro Primo. In Milano, Appresso l'herede di Simon Tini, & Filippo Lomazzo, compagni. 1605. - in fol. Partitura di sole 12 carte. (Eccone la dedicatoria):All' Ill.ma Sig.ra mia, et Patrona osser.ma la Sig.ra Margarita Lignana Tizzona Marchesa di Moncrivello.
Sono infiniti li fauori che da V. S. Ill.ma et dall' Ill.mo suo Sig. Marchese mio Patrone hò sempre riceuuti, da che degnarono la servitù mia. Onde chiara cosa è, non vi esser luogo alla soddisfation del mio debito, fatto eccessiuo; mà benchè defettiui siano gl' effetti, supplendo la bona volontà, giouami dar' almeno segno d' animo grato. A quest' effetto (forse con maggior fretta che non si douea) hò sollecitato la nascita di queste mie Canzonette, de quali ne faccio à V. S. Ill.ma benchè humile e pouero, però diuotissimo dono, sicuro, che concentate dalla ben chiara, viua, et regolata voce di V. S. Illustriss. e co 'l sereno de gl' occhi suoi mirate, à guisa di languidi fiori rauiuati, e reinuigoriti da raggi solari, riceueranno tanto di uirtù, che non riusciranno affatto sconcertate. Quindi scoprirà il Mondo il valor di V. S. Ill.ma atto ad infiammar la freddezza, ingagliardir la debolezza, sublimar la bassezza, suscitar le cose spente, e à riddur' il niente in molto. Aggiacciaranno le maligne lingue al aspetto della vagha Cinthia, ne osaranno sparlar' in pregiudizio di nouella Minerua, ricordeuoli del castigo della traditrice Aranne. Mà doue mi precipita la diuotione? andauo senza dubbio à sommmergermi, carico di souerchio peso, nel profondo mare delle lodi di V. S. Illustriss.; quali, oltra che non capirebbero in picciol foglio, non cosi facilmente da più valenti Scrittori sarebbono adittate. Supplico dunque V. S. Illustriss. à gradir queste mie ancorche deboli fatiche, tenendole in vece di Carta d' obligo del mio seruire, con osseruar in esse vn picciol segno di gratitudine, il qual sia per augumentarsi co 'l fauor di stabil fortuna. Che per fine à V. S. Ill.ma con l' Illustriss. Sig. Marchese, baciandoli le mani, gli priego dal sopremo Sig. vera felicità.
Di V. S. Illustriss. Diuotissimo seruitore Il RADESCA.
La data che manca a questa lettera nella presente originale edizione fu apposta invece in una veneta ristampa di Giacomo Vincenti 1612 che viene appresso; ed è Di Torino li XIX Gennaro 1605.
Nomi: Radesca, Enrico Antonio.
Editori: Tini, Simone, eredi e Filippo Lomazzo.
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, p. 157RISM A/I : R-0013
Antiche collocazioni: 2933 (catalogo Sarti, circa 1840)
ID: 7816 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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