Collocazione: R.66
Unità: 3
Riproduzioni
Digitale:
Museo internazionale e biblioteca della musica
Facsimile:
Becker.1566-10Microfilm n.: 1587
Autori diversi Raccolta di Nicolò Roiccerandet borgognone. - Canzon Napolitane a tre voci, Libro Secondo Di L'Arpa, Cesaro Todino, Joan Dominico da Nola. Et di altri Musici in questa profession di Napolitane eccellentissimi non più stampate. - In Vinegia 1566. Appresso Girolamo Scotto. - in 8°. Canto, Tenore e Basso. In tutto opuscoli tre. (Ecco la intestazione della dedicatoria):All' Illustriss.mo et Eccellen.mo Monsignor Dum Ferrier Consiglero del Re, et Presidente nel parlamento de Parigi, et Ambasc. di sua Maestà Christianiss. appresso l' Illustriss. Sig. di Venetia, mio signore, et padron osseruandiss.
La lettera d' indirizzo è la stessa della scheda antecedente, e colla medesima data Di Vineggia adì 11. di Zugno. 1506.
Questo secondo libro racchiude gli autori seguenti:
Lando (Stefano) ... Napolitane N. 2
Di Nolla (Gio. Domenico) ... Napolitane N. 5
Ferrello (o Ferrelle Gio. Antonio) ... Napolitane N. 2
Todino Cesare ... Napolitane N. 2
Don Fiolo ... Napolitane N. 3
Zelano (o Celano Don francesco) ... Napolitane N. 5
Roiccerandet (Nicolò) ... Napolitane N. 5
Roy (Le) Bartolomeo ... Napolitane N. 1
Joan Dominico Fior ... Napolitane N. 1
Mattee ... Napolitane N. 2
Nella parte del secondo soprano del Tempio Armonico del P. Giovenale Ancina, nella di lui dedicatoria a D. Geronima Colonna Duchessa di Monteleone, così verso il fine si legge intorno a Gio. Leonardo dell' Arpa: « Puotra ancho V. E. quando così le piaccia, ò torni più comodo, per sua più semplice et più domestica ricreatione sentirle cantar (cioè quelle Laudi) à suon di Lira dolce e soaue, toccata dal gentilissimo Signor' Antonio Messia Musico eccellente, qual nuouo Orfeo de' nostri tempi: ò pur (quel che sarà di tutto 'l meglio) chiamarsi tal uolta il Signor Giouan Lionardo dell' Arpa, il qual' in tal sua professione rarissimo et singolare, et in questa parte (senza adulatione) simile al Regio Salmista Dauid leggiadramente cantando et suonando, come suole trà Prencipi, le porgerà honesto a gratiosa trattenimento inestimabile: E per tal cagione à bello studio si sono lasciate alcuue laudi nel fine del l' Opra schiette con le parole sole senza Musica, per serbarle à lui proprio, che accomodandoli diuers' arie à suo modo, forsi più vaghe et più leggiadre, liberamente scorrendo 'l campo Triangolare dell'indorato suo stupendo Arpone, possa farle sentire con maggior affetto di cuore, e gusto di spirito, et con più piena sudisfattione di V. E ... ». Questa lettera essendo in data Di Roma li 15. d' Agosto 1599, risulta che Gio. Leonardo vivea ancora in detto anno, e di più apprendiamo esser egli eziandio squisito cantore, e uso praticar per le corti dei Principi. Non dee confondersi Gio. Leonardo dell' Arpa con Gio. Leonardo Primavera, siccome fecero il Fètis e il Villarosa. Prove palpabili dell' abbaglio dei due suddetti scrittori si hanno nelle schede in cui si citano diverse opere di Gio. Leonardo Primavera.
Nomi: Celano, Francesco. Del Giovane, Giovanni Domenico. Ferrelle, Giovanni Antonio. Fiolo,. Fior, Joan Domenico. Landi, Stefano. Le Roy Bartholomeo. Mattee. Roiccerandet, Nicolò. Tudino, Cesare.
Editori: Scotto, Girolamo.
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, p. 206RISM B/I : 1566-10
Antiche collocazioni: 2338 (catalogo Sarti, circa 1840)
ID: 8127 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)
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