Collocazione: GG.146

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Museo internazionale e biblioteca della musica

Fotocopia Fotocopia: FC.GG.146

Marcello Benedetto
Lettera scritta per Venezia dal Sig.r Carlo Antonio Benati alla Sig.ra Vittoria Tesi. Composizione a voce sola con basso per accompagnamento, in copia antica. - Ms. di sei carte, in fol. obl.

Il testo della lettera musicata forse per satirico scopo dal bizzarro Marcello, è come segue:
« Carissima figlia. "
« Bologna, li sei Decembre Millesettecento e disdotto.
« Per causa delle mie applicazioni e passate e presenti, godo mala salute e sono più giorni che non posso reggere la testa di sorte alcuna; ma spero in Dio benedetto con un poco di riposo mi rimetterò. A buon conto finì questa nostr ' Opera domenica: l'Ambreville partì la notte per Turino; la Muzzia partì ieri mattina per Mantova; la spagnuola partì anch' ella ieri mattina per Livorno, e questa sera partirà la Coralla e la Sartina per Brescia. Lodato Dio! goderò un poco di quiete e mi riposerò da tante' fatiche. Mi sono state raccomandate da gran Signori tutte le cantatrici che dovranno recitare questo carnovale qui in Bologna; ma ho negato a tutti il servirli, perchè non posso più applicare: insino la Bombasara è arrivata da Modona con lettere della Corte e del marchese Orsi, acciò io l' assista; e per Dio gli ho saputo rispondere un bellissimo No. Già è rotta col suo maestro Cassoni, e subito sono ricorsi a me perchè gl' insegni da qui avanti, ma non ne voglio sapere, e per l' avvenire voglio certissimo mutar sistema, altrimenti sarebbe la vera maniera di morire vint' anni avanti il tempo. Mi riserbo il spazio venturo risponder alla vostra lettera, e so che mi compatirete ora, perchè non sto ben . Sabbato arrivò a Bologna un mio caro amico Musico che vien di Germania, et ha sentito l' Opera di Sant' Angelo tre volte, et altretante a S. Gio: Grisostomo, e mi ha dato tutte le nuove distinte e di voi e della Amica, e della Cuzzona, Faustina, e di tutte insomma: m' ha ancora portato una lettera lunga lunga che gli ha dato l' Amica, tutta compita, e d' infinita espressione al solito, e di tutta finezza. Godo poi che voi siate volsuta bene, e che corrispondiate a chi vuoi bene a voi, perchè stimo che ciò saprete fare con giudizio e con onore senza pregiudicare alla vostra estimazione, e senza far torto a chi non lo merita. Questo consiglio è interessato; ma ve lo dà chi veramente vi vuol bene più di nissuno a questo mondo, sebben in fine sarà il più sfortunato. Vittorina, sono già informato di tutto; e so del mercante amico del Licini innamorato della vostra bella voce e della musica, e so ancora, et cetera. Tralascio di scrivere perchè non posso più. Torno a dire che nel venturo spazio risponderò a tutto caso che stia meglio di salute, e caso che no, faccia il Signore ch' io già sono in tutto e per tutto rimesso a lui. Non vorrei che prendeste in mala parte il mio scrivere e li miei consigli, perchè tutto proviene da buon cuore e da un cor insomma che non troverete mai più il compagno in questo mondo. Anzi dovreste star allegra, perchè questo è il vero segno, quando un uomo vuol veramente bene ed ama davvero. E se mai vi dassi in quiete con questo modo di scrivere, avvisatemelo, che mai più toccherò la vostra persona in questi particolari ".

Nomi: Marcello, Benedetto.

Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, pp. 240-241

ID: 8372 Segnalazioni (errori nella scheda, suggerimenti bibliografici ecc.)

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[] Integrazioni a cura del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna
* Dopo il numero di repertorio indica una discrepanza tra la consistenza indicata e quella effettiva
{} Integrazioni tratte dalle schede manoscritte di G. Gaspari
_ Carattere utilizzato per trascrivere i segni di abbreviazione

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