è insuonabile!
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Al Museo della musica potete trovare la tastiera perfetta: l'originale Clavemusicum Omnitonum del 1606 ha 125 tasti disposti su 5 file diverse e 31 tasti per ottava (con un tasto per ogni semitono e addirittura uno per ogni quarto di tono).
La storia del clavicembalo perfetto comincia con le ricerche di Nicola Vicentino, cembalaro e maestro di cappella presso la corte estense. Intorno alla metà del '500, quando nei circoli umanisti e nel pieno della temperie rinascimentale, si dibatteva sulla possibilità di costruire strumenti musicali in grado di suonare le armonie descritte dagli antichi teorici greci, Nicola Vicentino provò a dimostrare la possibilità di questo recupero, attraverso la costruzione di un cembalo con due tastiere, accordate in modo da riprodurre tutti i suoni secondo i tre generi tramandati nei trattati teorici antichi: diatonico, cromatico, enarmonico.
Per poterne vedere uno dovete per forza venire qui a Bologna: scoprite perché in sala 4.