lettura scenica tratta da Le città invisibili di Italo Calvino
(Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
Good Vibrations #4
il Novecento raccontato tra parole e musica
Massimo Don racconta A chi viene da terra, a chi viene dal mare
live>Claudio Cadei, violino e lavta
Pippi Dimonte, contrabbasso
Chi comanda al racconto non è la voce: è l'orecchio.
Questa è l'avvertenza metodologica che apre la narrazione e che invita lo spettatore ad appropriarsi intimamente del senso delle parole che ascolterà. “A chi viene da terra, a chi viene dal mare” nasce dalla volontà di condividere la ricerca di un percorso, nell'ampia mappa che il testo di Calvino mette a nostra disposizione: si tratta di un viaggio verso la città ideale, un anelito che è tanto intellettuale quanto estetico ed emotivo. Il viaggiatore, un Marco Polo con cui l'ascoltatore è chiamato a identificarsi, affronta così tappe intermedie che lo portano ad approfondire la conoscenza del mondo, un luogo al tempo stesso familiare e radicalmente “altro”, terra incognita che produce smarrimento.
Questa esplorazione avviene talvolta grazie alla contemplazione di forme che generano meraviglia oppure sgomento, talvolta mediante folgoranti riflessioni sul conflitto insanabile fra particolarità e universalità, sulla indistinguibilità di racconto, immaginazione e realtà.
L'approdo di questo viaggio non può essere che il punto di partenza. Per Marco Polo si tratta della sua Venezia, e per l'ascoltatore?
Mai come ora ci sentiamo abitanti di una Città che scopriamo all'improvviso vulnerabile, come se sotto il pelo dell'acqua intravedessimo sempre più nitidamente il precario terreno sabbioso su cui poggiano i pali che sorreggono la nostra magnifica Venezia.
Il racconto, nell'interpretazione di Massimo Don, prende tempi e tonalità da un intreccio profondo con la musica che lo accompagna, scritta e interpretata da Claudio Cadei e Pippi Dimonte. I suoni e le atmosfere conducono l'ascoltatore da una tappa all'altra del percorso, evocando i profumi, i sapori e i rumori delle diverse città del vasto impero di Kublai Khan.
Massimo Don è un doppiatore e attore di cinema e teatro. Si forma in scuole di recitazione con Paolo Magagna, Tanino De Rosa, Matteo Belli, Teatro dell’Argine e Familie Flöz. Recentemente ha partecipato a diverse produzioni cinematografiche e televisive con Mediaset, Sky, Rai Cinema e Articolture. Da anni collabora, inoltre, con realtà impegnate nella realizzazione di progetti educativi teatrali con adolescenti, detenuti e migranti,tra le quali Teatro del Pratello e Teatro dei Venti.
Claudio Cadei è autore e violinista autodidatta, si appassiona fin da giovanissimo a sonorità gitane e mediterranee, sviluppando un linguaggio improvvisativo che spazia fra musiche popolari e jazz. Si avvicina a strumenti cordofoni della tradizione mediterranea, fra cui il lavta. Antropologo, scrive e si interessa delle culture e delle tradizioni musicali più varie. Scrive musica e canzoni, pubblica due dischi con il quartetto Les Touches Louches (Il Grande Incanto e La Terra di Nessuno) e Controcorrente, una canzone per Mediterranea. Autore di colonne sonore per il cinema, è fra i membri fondatori di sito web target="_blank">SMK Factory, dei cui film (fra cui The Harvest e The Milky Way) cura l'audio e la composizione musicale.
Pippi Dimonte è bassista, contrabbassista e compositore. Intraprende gli studi classici all’età di 13 anni avendo modo fin da giovanissimo di suonare come contrabbassista in varie orchestre di musica classica e popolare. Da sempre interessato alla contaminazione tra jazz e world music ha lavorato con numerosi artisti suonando in festival e club internazionali; ha partecipato a diverse masterclass e concorsi, vincendo premi e borse di studio sia in ambito performativo che come compositore. Dopo le collaborazioni in vari album come Sideman, nel 2014 debutta col primo lavoro da leader Morning Session (FonoFabrique, 2014), seguito da Hieronymus (FonoFabrique, 2016), Trio Mezcal (2018) e Majara (2020). Nel 2017 la rivista jazz newyorkese Bird is the Worm lo inserisce tra i contrabbassisti più interessanti della scena jazzistica internazionale per la pubblicazione di Hieronymus.
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Good Vibrations
il Novecento raccontato tra parole e musica
in collaborazione con Associazione Rapsodia
Good Vibrations, ovvero le buone vibrazioni tra musica e letteratura sulle tracce di “divinità” moderne che hanno animato la storia della popular music.
Alcuni tra i più noti scrittori della letteratura contemporanea raccontano la mitologia dell’Olimpo del Rock, narrando le proprie interconnessioni e ossessioni con un artista da loro amato.
Accanto a loro, i musicisti sono chiamati a reinterpretare le musiche che fanno parte del nostro immaginario collettivo, in un dialogo tra letteratura e musica ogni volta unico e sorprendente.
BIGLIETTI: € 6 | € 5 minori di 18 anni, studenti universitari con tesserino, Card Cultura
ACQUISTA IL TUO BIGLIETTO IN PREVENDITA:
- presso il bookshop del Museo della musica (strada Maggiore 34) nei giorni di apertura
- on line (con una maggiorazione di € 1) su midaticket.it
I biglietti acquistati non sono rimborsabili: in caso di eventuale annullamento degli eventi causa emergenza COVID-19, l’Istituzione Bologna Musei emetterà un voucher pari al costo del biglietto.
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