dal gregoriano al rock, la storia della vocalità nella cultura occidentale
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presentazione del volume Voci e vocalità nella cultura occidentale (Armando Editore, 2024)
con Cristina Miatello, Valentina Confuorto, Piero Mioli, Candace Smith, Silvia Perucchetti
interventi musicali da fonti conservate in museo
Non è soltanto addentrandosi nella storia della musica, dei generi e dei repertori, o degli interpreti e delle scuole di canto che si può tratteggiare il mondo della vocalità. Bisogna cercare molto oltre per comprendere le istanze che hanno generato varie modalità di esprimersi attraverso il canto.
Il mito della voce resterà comunque tale: si può almeno intraprendere un cammino alla ricerca dei suoi incroci con la storia, la società, il potere, l’economia e i repertori musicali.
Non linee rette, piuttosto percorsi con svolte, esitazioni, ritorni, deviazioni, biforcazioni.
Per interpretare questa ricchezza di collegamenti tra il microcosmo della voce e il macrocosmo della vocalità è sembrato ottimale rivolgersi a una pluralità di esperti. Ciascuno ha trattato il proprio ambito d’elezione, seguendo un metodo di ricerca e di elaborazione coerente con le specificità del tema analizzato.
L’auspicio è che tali conoscenze possano fornire così le chiavi di lettura indispensabili per comprendere e restituire i vari paesaggi vocali dall’antichità a oggi.
Valentina Confuorto è musicista, musicologa e autrice. Si è diplomata in flauto dolce col massimo dei voti sotto la guida di Sergio Balestracci, suonando poi in formazioni cameristiche e orchestrali, tra le quali Quartetto La Fontegara, La Stagione Armonica, Orchestra Filarmonia Veneta, Orchestra barocca di Villa Contarini, Danzar Cortese, Offerta Musicale, SMAV, Ricercardanzando. Laureata con lode in Musicologia a Padova e successivamente in Filologia italiana a Venezia, ha pubblicato una monografia con Albisani (Il Don Giovanni di Mozart in Germania: Rochlitz traduce Da Ponte) e una con Bulzoni (I Balli di Sfessania. Storia, migrazioni e presenza teatrale di una danza moresca napoletana). Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali, contribuendo con approfondimenti su Scipione Cerreto, Giuseppe Tartini e sulla storia del flauto dolce. Come guida musicologica ha presentato concerti per l’Orchestra di Padova e del Veneto, Ex Novo Ensemble, Associazione Richard Wagner, Concentus Musicus Patavinus. Ha pubblicato inoltre poesie e racconti in antologie e riviste. Da alcuni anni scrive per il teatro; alcuni suoi monologhi sono andati in scena a Roma e a Milano, mentre due spettacoli di durata standard sono rientrati nel programma ufficiale del Carnevale di Venezia. Ha insegnato Storia della musica nei conservatori di Campobasso e Pesaro e Scrittura creativa presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Cristina Miatello è conosciuta a livello internazionale come una delle più apprezzate interpreti del repertorio barocco e cameristico. Vincitrice di vari Concorsi di Musica Vocale da Camera (Pescara, Acquasparta, Conegliano Veneto) ha iniziato la sua attività concertistica contemporaneamente a quella di assistente alla regia del M° Antonio Taglioni, nel teatro di prosa e lirico. Sia in qualità di esecutrice che di studiosa e didatta ha partecipato alla stagione più coinvolgente di diffusione della musica antica in tutto il mondo. L’interesse per il rapporto tra i testi e la retorica musicale espressa nelle composizioni da essi ispirata le ha fatto privilegiare lo studio del madrigale cinque/seicentesco e di tutto l’ambiente artistico ad esso collegato, anche attraverso la partecipazione a convegni e la pubblicazione di studi sull’argomento. Ha collaborato stabilmente con i più prestigiosi Ensemble di Musica Antica, quali Dedalus, Aurora, Ensemble Concerto, Concerto Italiano, esibendosi per i maggiori Enti ed Associazioni Concertistiche: Fondazione Gulbenkian di Lisbona, il Teatro Colon di Buenos Ayres, l’Arena di Verona, la Freundgesellschaft di Vienna e molti altri. Ospite dei principali festival musicali europei (Utrecht, Barcellona, Daroca, Munster, Avignon, Toulose, ecc.), ha effettuato tournée in Germania, Giappone, Bolivia e Argentina. Ha registrato più volte per emittenti radiotelevisive di tutta Europa e ha una ampia discografia, che le ha valso vari premi della critica internazionale. Si è dedicata molto alla didattica del canto, dapprima alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano e poi nei Conservatori di Verona, Padova e Novara, concludendo la sua attività di insegnamento al Benedetto Marcello di Venezia.
Piero Mioli, bolognese e già insegnante di storia della musica al Conservatorio, è consigliere dell’Accademia Filarmonica, presidente della Cappella dei Servi, direttore dell’annuario del Conservatorio di Genova, membro del comitato di redazione della «Nuova informazione bibliografica», divulgatore e conferenziere. Ha curato un manuale di storia della musica, numerosi atti di convegno (16 voll.) ed edizioni integrali dei libretti di Verdi, Mozart, Bellini, Rossini e Wagner. Fra gli ultimi libri, oltre alla ristampa del Dizionario di musica classica in due volumi: L’opera italiana del Seicento; L’opera classica; Il melodramma romantico; L’opera italiana del Novecento; Donizetti: la figura, la musica, la scena; Il dissonante operoso [Banchieri]; Giuseppe Verdi. Le nozze di musica e dramma. Ha scritto i testi per volumi fotografici su Comunale di Bologna, S. Carlo di Napoli, Opera di Roma, Regio di Torino.
Silvia Perucchetti si è laureata cum laude in Musicologia nel 2009 all’Università di Pavia-Cremona specializzandosi nello studio della polifonia rinascimentale sacra a tre voci di area padana.
È bibliotecaria presso la Biblioteca Musicale Gentilucci del Conservatorio di Reggio Emilia e dal 2010 cataloga fondi antichi, musicali, manoscritti, moderni in numerose biblioteche, fra cui l’Accademia Filarmonica e il Museo della Musica di Bologna e la Biblioteca Estense di Modena. Direttrice di coro dal 2006, è impegnata in un progetto a lungo termine di valorizzazione dei repertori rinascimentali conservati nelle biblioteche emiliane (dal canto piano alla polifonia, al canto fratto). Si dedica intensamente alla divulgazione sia in conferenze-concerto che in programmi radiofonici, e tiene corsi teorici e pratici (anche annuali) sulla polifonia rinascimentale incentrati sulla lettura dalle fonti originali, rivolti a musicisti, direttori di coro ma anche e soprattutto a coristi dilettanti.
Dal 2023 dirige il quadrimestrale FarCoro edito da AERCO; fra le pubblicazioni, la voce Italia. La musica sacra. Il Seicento per l’Enciclopedia Ortodossa (Mosca), saggi dedicati alle tecniche compositive e alla prassi esecutiva della polifonia inedita conservata a Reggio E., e ai canti dei soldati della Grande Guerra. Come fotografa si dedica alla documentazione di concerti e beni culturali (manoscritti musicali, tessuti, dimore dei compositori), a reportage di fotogiornalismo e alla fotografia artistica.
Candace Smith, nata a Los Angeles, si è laureata in musica alla California State University at Northridge nel 1975, specializzandosi nell’esecuzione della musica contemporanea.
Successivamente ha studiato musica medievale con la cantante Andrea von Ramm alla Schola Cantorum Basiliensis. Vive in Italia dal 1978, dove è stata anche allieva e collaboratrice della cantante Cathy Berberian. Nel 1994 si è diplomata presso il Rabine Institut für funktionale Stimmpädagogik (Germania). Svolge un’intensa attività didattica in tutta Europa, lavorando con cantanti di vari repertori, attori, insegnanti di educazione musicale e pazienti psichiatrici. Dal 1995 è docente di canto alla Bernstein School of Musical Theatre di Bologna, e dal 2012 insegna anche all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni a Venezia. Ha collaborato con numerosi complessi di musica antica e nel 1991 ha fondato la Cappella Artemisia, ensemble femminile specializzato nel repertorio dei monasteri femminili italiani nel ‘500 e ‘600.
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