il restauro e la riscoperta delle lettere di Giacomo Antonio Perti
ritratto di G.A. Perti (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
presentazione del volume (SedM, 2023)
con gli autori Giulia Giovani, Francesco Lora ed Elisabetta Pasquini, Bianca Maria Antolini
Giacomo Antonio Perti (Bologna 1661-1756) fu compositore ammirato e influente, attivo in ogni genere musicale in voga nell’Età moderna: lo accompagnò la fama di essere l’unico operista a non aver mai subito un fiasco, e fu contrappuntista sommo nel versante sacro nonché maestro – tra gli altri – di Giuseppe Torelli e Giambattista Martini. Ricordato in particolare come maestro di cappella nella Basilica di S. Petronio, fu tra i compositori favoriti degli imperatori Leopoldo I e Carlo VI d’Asburgo, del papa Benedetto XIV, del principe Ferdinando de’ Medici e della duchessa Aurora Sanseverino.
Si allontanò di rado da Bologna e conobbe il mondo tramite migliaia di lettere scambiate con personaggi d'ogni estrazione e provenienza.
Tali corrispondenze, che datano tra la fine del Seicento e la metà del Settecento, furono da lui stesso affidate a Martini e testimoniano la fitta rete di relazioni coltivate nell’arco di una vita.
Questo lavoro di studio e ricerca è stato condotto sull'intero carteggio di Perti, composto da circa 948 lettere e conservato nella biblioteca del Museo della musica originariamente legato in 6 volumi. Alcuni di questi volumi furono sciolti attorno agli anni ’90 e le singole lettere (ancora in buone condizioni) sistemate e ordinate in contenitori conservativi, nel contempo fu avviato un lavoro di schedatura.
Lo scorso anno è stato avviato il progetto di completamento dell'intervento, sciogliendo gli ultimi due volumi composti da circa 350 lettere rilegate insieme, che ha previsto il restauro di ogni singola lettera, la conservazione, il riordino e la sistemazione in appositi raccoglitori, e soprattutto la scansione digitale di ogni singola lettera che ne consente la piena fruizione da parte degli utenti.
Giulia Giovani è laureata in DAMS nell’Università di Roma ‘Tor Vergata’, addottorata in Storia, scienze e tecniche della musica nello stesso ateneo.
È professoressa associata in Musicologia e Storia della musica all’Università degli studi di Siena.
Studiosa di musica vocale italiana tra Sei e Settecento, di editoria musicale, di collezionismo musicale tra Seicento e Ottocento, ha dedicato a questi temi numerosi saggi in volumi e riviste di riferimento. È curatrice di edizioni critiche di musiche e testi e di due monografie: Col suggello delle pubbliche stampe. Storia editoriale della cantata da camera (Roma, SEdM, 2017) e Tra Napoli e Parigi. Storie di una migrazione libraria (Lucca, LIM, 2021).
Francesco Lora è laureato in DAMS nell’Università di Bologna, addottorato in Musicologia e beni musicali nello stesso ateneo.
Le sue ricerche vertono in prevalenza sull’edizione critica di lavori operistici, oratoriali, sacri e strumentali, sulla drammaturgia dell’opera e dell’oratorio, la prassi liturgica e la musica sacra di Stato, la vocalità e il mestiere del cantante, la conservazione e la catalogazione delle fonti, con particolare riferimento al contesto padano e toscano del Sei-Settecento. Nel 2020 la Fondazione Levi di Venezia gli ha conferito il Premio Pier Luigi Gaiatto. Tra le sue pubblicazioni di soggetto pertiano vi sono l’Integrale della musica sacra per Ferdinando de’ Medici (Bologna, Ut Orpheus, 2010-11) e la monografia Nel teatro del Principe (Bologna, Albisani - Torino, De Sono, 2016).
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