4 conversazioni musicali con Piero Mioli
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“Donna non vidi mai simile a questa” canta il cavaliere Des Grieux nella Manon Lescaut di Puccini; e lei ha cantato, ha impersonato, è stata anche Manon Lescaut. Ma per novantadue volte ha interpretato la temibile Norma di Bellini, talora in studio e il resto, e quanto onerosamente, in palcoscenico. Basta, un tal numero, a dare autorità a un artista lirico? Basterebbe, ma nel caso del personaggio e della voce in questione c’è dell’altro: intanto Norma è una creazione che, risalendo al 1831 ed essendo rimasta in repertorio, nel tempo si era alterata alquanto, prendendo a somigliare più a un’animosa Santuzza o Turandot che a un romantico personaggio belliniano; e poi la voce di cui si parla, oltre a cantar Norma e Bellini, Rossini e Donizetti, la Sonnambula e Lucia di Lammermoor, ha cantato Alceste, Ifi genia, Costanza, Giulia, Abigaille, Lady Macbeth, Isotta, Brunilde, Kundry, molto Verdi, molto Puccini. Com’è possibile? Se la voce, la persona, la professionista e l’artista è Maria Callas è stato possibile, e senza dubbio solo a lei e prima e dopo.
Ecco perché, a trent’anni dalla scomparsa prematura, il Museo della Musica di Bologna intende ricordare questa fi gura: indimenticabile e di fatto indimenticata, ma talmente grande e signifi cativa da suggerire sempre indagini,
approfondimenti, confronti, di parola e d’ascolto.
I quattro incontri programmati, che rientrano nell’ormai collaudata serie di ”Donna non vidi mai”, intendono perlustrare tutta la fi tta, sorprendente, anche chiacchierata carriera dell’artista, se possibile stagione per stagione, personaggio per personaggio, disco per disco, collega per collega.
programma:
domenica 4 novembre: Dagli esordi al “caso” Wagner-Bellini del 1949domenica 11 novembre: Dal 1949 alla Vestale del 1954
domenica 18 novembre: Dalla Traviata del 1955 alle Pazzie celebri del 1958
domenica 25 novembre: Dal concerto parigino del 1958 agli ultimi dischi e concerti